A Hengelo 4’08″81 di Margherita Magnani, suo secondo crono di sempre sui 1.500 m

A Hengelo 4’08″81 di Margherita Magnani, suo secondo crono di sempre sui 1.500 m

08 Giugno, 2014

La giovane olandese di origini etiopi Sifan Hassan ha realizzato il miglior risultato del mezzofondo vincendo i 1.500 m in un ottimo 4’01”79 al meeting Iaaf World Challenge di Hengelo, dedicato alla leggendaria Fanny Blankers Koen, l’olandese volante che vinse quattro titoli olimpici a Londra 1948 nei 100 m, nei 200 m, negli 80 a ostacoli e nella staffetta 4×100. Una settimana fa, Hassan aveva stabilito il record europeo Under 23 a Eugene correndo i 1500 m in 3’59”38. In una gara caratterizzata da una buona densità di risultati, con quattro atlete al di sotto dei 4’04”, una nota di merito spetta alla giovane britannica Laura Muir che ha stabilito il record personale correndo in 4’02”91 precedendo la svedese Marat Bahta (4’03”16) e la giovanissima Gudaf Tsegay, nata nel 1997 (4’03”21). Sesto posto per la due volte campionessa del mondo Maryam Yusuf Jamal in 4’04”10. In questa gara era presente anche l’azzurra Margherita Magnani che si è classificata quattordicesima con il personale stagionale e la sua seconda migliore prestazione in carriera di 4’08”81.   

Un altro giovane talento messosi in luce a inizio stagione e confermatosi sulla pista di Hengelo è il campione del mondo allievi dei 1.500 m, Robert Biwott, che, dopo il successo inatteso nella seconda tappa della Diamond League a Shanghai, si è confermato come il nome nuovo del doppio giro di pista vincendo con 1’44”75.

Cornelius Kangogo si è imposto nei 3.000 m stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con  7’41”27 e precedendo Augustine Choge (7’41”57) e il veterano Bernard Lagat (7’41”94).

Negli 800 m femminili, la statunitense Brenda Martinez ha confermato lo stato di forma vincendo in 1’59”24, unico tempo al di sotto dei 2 minuti.

Il resto del meeting

Il meeting olandese ha regalato quattro record del meeting e tanti risultati di prestigio come il successo del campione del mondo del disco, Robert Harting, che si é imposto con la misura di 68,47 m vincendo per la seconda volta in questa settimana il duello con l’eterno rivale polacco Piotr Malachowski, che ha realizzato il miglior lancio di 67,07 m. Il velocista di Trinidad and Tobago Richard Thompson, argento olimpico a Pechino, è sceso sotto i 10 secondi vincendo con il record del meeting di 9”95 per un centesimo di secondo davanti al britannico Chijndu Ujah, campione europeo juniores a Rieti lo scorso anno, che prima di Hengelo vantava un record personale di 10”17 stabilito a Loughborough a fine Maggio. Ujah ha stabilito il terzo tempo under 23 in Europa e la sesta migliore prestazione al mondo quest’anno

Il primatista del mondo Renaud Lavillenie ha vinto agevolmente il salto con l’asta con 5,80 m prima di tentare senza successo tre prove a 5.92, due centimetri in più rispetto al record del meeting dello zar Sergey Bubka, stabilito nel 1992.

Nuovo progresso del primatista mondiale del decathlon Ashton Eaton che ha migliorato il personale sui 400 a ostacoli correndo in 49”07 e finendo nella scia del bronzo olimpico Javier Culson, vincitore in 48”66. Eccellente prestazione cronometrica di Queen Harrison che ha realizzato la terza migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting nei 100 a ostacoli con 12”56 precedendo la britannica Tiffany Porter (12”87). La colombiana Caterine Ibarguen ha stabilito il record del meeting nel triplo femminile con 14,63 m proseguendo la sua striscia vincente che resiste dal 2012. Ibarguen ha avuto la meglio sulla giamaicana Kimbery Williams (14,56 m). I

Andriy Protsenko ha stabilito il record del meeting nel salto in alto con 2.33 m

Nel salto in lungo, il greco Louis Tsatoumas ha battuto di un centimetro il campione olimpico Greg Rutherford con la misura di 8,25 m. Vittoria della statunitense Janeba Tarmoh sui 100 m femminili in 11”12 sulla connazionale Barbara Pierre (11”20).