Yemaneberhan Crippa, faccio il tifo per lui

Yemaneberhan Crippa, faccio il tifo per lui

24 Luglio, 2019
Foto Giancarlo Colombo

Lo conosco da quando aveva sì e no sedici anni. Visto la prima volta Villa Lagarina (TN) con un paio di occhialoni da vista, vinse il cross con un distacco abissale sugli altri. La prima volta che l’ho approcciato (Europei di cross di Budapest 2012, era allievo corse tra gli juniores) mi ha dato il numero di telefono di papà Roberto: “chiedi a lui se puoi venire a intervistarmi”.

Non ho mai sentito uscire dalle sue labbra un lamento. L’ho sempre visto sputare l’anima. L’ho sempre visto allegro, battagliero, in gara e guascone quel tanto che basta per strapparti un sorriso al termine di questa. E’ nato lontano da noi in Etiopia, sino 5 anni conduceva le capre al pascolo… Conosce e canta l’Inno di Mameli. Quando vince o si piazza nei primi tre, si mette la bandiera tricolore sulle spalle. Ha un numero spropositato di fratelli e sorelle. E’ sempre disponibile per le interviste. Non ha un addetto stampa. E’ guidato da un signor tecnico. Pur avendo meno di 23 anni (li compirà il 15 ottobre) ha vestito già molte volte la maglia azzurra. Ama correre le corse campestri. In pista spazia dai 1500 ai 10 mila. Ha già vinto titoli europei under 20 nel cross. Non pensa di fare sfracelli (per ora). Ha dichiarato che vuole centrare una finale ai Mondiali di Doha. Si accontenta di questo, per le Olimpiadi si sta attrezzando. Ha una volata che ricorda tanto quella di Alberto Cova. Ha iniziato a parlare l’inglese. Non è cavaliere del lavoro. Non ha sponsor ad hoc.

Quest’anno ha già migliorato il proprio primato nei 1500 e 5000, l’ultimo con 13’07”84 a Londra sabato scorso a un respiro dall’annoso primato di Totò Antibo 13’05”89. Ha vinto la Coppa Europa nei 10 mila con una volata degna di un crono migliore. Partecipa a tutti i raduni. Non penso possegga la patente per guidare un’auto. A Trento è un mito, ma non ha ancora vinto il Giro al Sas. Ha un manager italiano. Spesso si allena in quota in Etiopia o in Kenya, oppure in Portogallo (febbraio) e a Flagstaff (maggio) in Arizona. E’ un ragazzo poco noto al grande pubblico, più noto nel mondo dell’atletica, lo scorso anno centrò un bellissimo terzo posto a Berlino nei 10 mila e un quarto nei 5 mila. E’ simpatico! Ho il suo numero di telefono da sempre, se trovi occupato, ti richiama. Il suo nome tradotto dalla lingua amarica è “bracciodestrodidio” ovvero Yemaneberhan Crippa.
Faccio il tifo per lui!