Eliud Kipchoge re dei 42 km di Rio

Eliud Kipchoge re dei 42 km di Rio

21 Agosto, 2016

Eliud Kipchoge ha trionfato nella maratona olimpica di Rio de Janeiro in 2h08’44” diventando il secondo keniano capace di vincere nella rassegna a cinque cerchi, a otto anni di distanza dal successo del compianto Samuel Wanjiru a Pechino 2008. Kipchoge ha corso la seconda metà gara in 1h02’49”. L’etiope Feysa Lelisa ha conquistato la medaglia d’argento in 2h09’54”, precedendo lo statunitense Galen Rupp, bronzo in 2h10’54” alla seconda apparizione sulla distanza, dopo il successo ai Trials USA. Rupp ha vinto la seconda medaglia olimpica quattro anni dopo l’argento sui 10.000 m alle spalle di Mo Farah a Londra 2012. Quarto Ghirmay Ghebrselassie in 2h11’04”. A livello statistico Kipchoge ha inflitto il distacco più ampio al secondo classificato nella storia delle Olimpiadi dai tempi di Frank Shorter a Monaco di Baviera 1972.

Kipchoge ha vinto la terza medaglia olimpica dopo il bronzo a Atene 2004 e l’argento a Pechino 2008 sui 5.000 metri. Il fuoriclasse keniano, emerso nel 2003 a 18 anni quando vinse l’oro ai Mondiali di Parigi St. Denis sui 5.000 metri davanti a Hicham El Guerrouj e Kenenisa Bekele. In carriera l’allievo del grande campione dei 3.000 siepi Patrick Sang ha conquistato sette successi in otto maratone: Amburgo nel 2013 (2h05’30) e nel 2014 (2h05’00), Chicago nel 2014 (2h04’11”), Londra (2h04’42”) e Berlino (2h04’00”) nel 2015 e ancora Londra nel 2016 (2h03’05” secondo tempo di sempre). Ha terminato al secondo posto soltanto la maratona di Berlino nel 2014 in 2h04’05” nella gara del record mondiale di Dennis Kimetto (2h02’57”, tempo avvicinato da Kipchoge proprio a Londra). Vanta anche primati personali di 3’33”20 sui 1.500 metri, 7’27”66 sui 3.000n, 12’46”53 sui 5.000m e 26’49”02 sui 10.000m. Semplicemente straordinario.

Il quarantaduenne padovano Ruggero Pertile è stato il migliore degli italiani in trentottesima posizione in 2h17’30”. Più dietro il grossetano Stefano La Rosa, 57° in 2h18’57”. Ritirato attorno al tredicesimo chilometro il campione europeo di Zurigo 2014, Daniele Meucci.

10-15 km: Meucci si affaccia nel gruppo di testa nei primi 10 km ma dopo 13 km si piega per sistemarsi le stringhe prima di ritirarsi. Il gruppo di testa ha condotto la gara ad un ritmo lento (15’31” al 5 km e 31’08” al 10 km) con Ghirmay Ghebrselassie a fare l’andatura al comando di un folto gruppo. Kipchoge ha cominciato ad affacciarsi in testa al gruppo formato da una sessantina di atleti.

Mezza maratona: Ben trentasette atleti guida il gruppo di testa transitando in 1h05’55” (proiezione di 2h11’00”) alla mezza maratona. Nel plotone di testa sono presenti tutti i migliori: Eliu Kipchoge, Wesley Korir, il campione mondiale in carica Stephen Kiprotich dell’Uganda e il campione del mondo di Pechino 2015 Ghirmay Gherselassie. Ruggero Pertile passa alla mezza in cinquantaduesima posizione con un ritardo di 21 secondi, mentre Stefano La Rosa si trova in sessantesima posizione con un passaggio di 1h05’48”. Al 25 km si ritira l’etiope Tesfaye Abera, vincitore a Dubai in 2h04’24” e Amburgo in 2h06’58”.

30 km: L’andatura è aumentata con un ultimo parziale in 15’03” tra il 25 e il 30 km. Rimangono in sei: Kipchoge, Galen Rupp, Stanley Biwott (secondo a Londra), Wesley Kor, Berhanu e Lilesa con un passaggio al 30 km in 1h33’15”. Pertile ha recuperato qualche posizione portandosi in quarantacinquesima posizione.

32 km: Quattro atleti vanno in fuga: Kipchoge, lo statunitense Galen Rupp, Berhanu e Lilesa. Al 33 km rimangono sono Kipchoge, Rupp (reduce dal quinto posto sui 10000m) e Lilesa mentre Berhanu perde terreno poco prima del 34 km. 35 km: Kipchoge e Lilesa piazzano un allungo tra il 30 e il 35 km in 14’25” (2’53” al km) che decide la gara. Al 36 km Kipchoge prende un vantaggio di una ventina di secondi. 35 km: Kipchoge ha piazzato l’allungo decisivo a sette km dalla fine transitando al 35 km in 1h47’40” dopo uno split tra il 30 e il 35 km in un eccellente 14’25” (alla media di 2’53”). Solo Lilesa e Rupp riescono a reggere il ritmo del fuoriclasse keniano. Lilesa deve difendersi dal tentativo di rimonta di Ghirmay Ghebrselassie al 39 km. Kipchoge prende un vantaggio notevole su Lilesa a sei chilometri dalla conclusione.

40 km: Kipchoge si invola verso il successo e passa in 2h02:24 con 36 secondi di vantaggio su Lilesa e 48 secondi su Rupp prima di tagliare il traguardo all’interno del Sambodromo in 2h08’44”

Le dichiarazioni dei protagonisti 

Eliud Kipchoge: “Il ritmo era lento e ho deciso di prendere l’iniziativa. Sono venuto per vincere. E’ la prima volta che lo stesso paese ha vinto sia la maratona maschile che quella femminile nella stessa edizione delle Olimpiadi. E’ il momento più bello della mia vita”, ha detto Kipchoge.

Ruggero Pertile: “La preparazione a questo appuntamento è stata difficile ma ho stretto i denti fino alla fine. Negli ultimi giorni avevo ritrovato un po’ di brillantezza. Al ventesimo km ero ancora dietro al primo gruppo. Ogni maratona ha la sua storia. Bisogna essere al massimo per giocarsela però a 42 anni sono contento di averci provato”, ha detto Pertile.