Indoor – A Karlsruhe: Magnani al personale (4’09″27), mondiale 1.500 m al coperto della Dibaba (3’55″17). A Bydgoszcz: Lavillenie, 6,08 m nell’asta

Indoor – A Karlsruhe: Magnani al personale (4’09″27), mondiale 1.500 m al coperto della Dibaba (3’55″17). A Bydgoszcz: Lavillenie, 6,08 m nell’asta

02 Febbraio, 2014

Straordinaria impresa della ventiduenne fuoriclasse etiope Genzebe Dibaba che al Meeting Iaaf indoor di Karlsruhe, sabato 1 febbraio, ha battuto il record del mondo al coperto dei 1.500 m con  il tempo di 3’55”17 al termine di una gara corsa tutta in solitario, polverizzando così il precedente limite mondiale detenuto dalla russa Yelena Soboleva (3’58”28 nel 2006). La lepre slovena Sonia Roman ha tirato il ritmo passando agli 800 m in 2’08”96 prima di lasciare la Dibaba da sola contro il cronometro. Transitata in 3’10”47 ai 1.200 m e coperti gli ultimi 300 m in 44’70”, Genzebe ha fatto vibrare i circa 4.000 spettatori che hanno gremito la Europahalle. Brava Margherita Magnani, quarta, che si migliora ancora: 4’09″27 è record personale, dopo il 4’10″10 di giovedì 30 gennaio a Dusseldorf 

Genzebe Dibaba inizia così alla grande la stagione indoor nella quale difenderà il titolo mondiale conquistato due anni fa a Istanbul in occasione della prossima rassegna iridata di Sopot, in Polonia dal 7 al 9 Marzo. Genzebe è sorella della campionessa mondiale e olimpica dei 10,000 m, Tirunesh Dibaba, che debutterà il prossimo aprile in maratona a Londra. 

Si è confermata su eccellenti livelli l’azzurra Margherita Magnani, che ha realizzato il suo secondo personale sui 1.500 m nel giro di due giorni percorrendo la distanza in 4’09”27, tempo che migliora il 4’10”10 di goivedì sera a Dusseldorf. La ventiseienne cesenate si è classificata al quarto posto nella scia della polacca Angelica Chichocka (4’08”15) e dell’etiope Exumawit Embaye (4’08”88).

Nei 3.000 m la ventenne olandese di origini etiopi Sifan Hassan ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 3.000 m correndo in 8’45”32. All’aperto la recente campionessa europea under 23 di cross vanta un primato personale di 8’32”53, stabilito a Stoccolma la scorsa estate. La keniana Viola Kibiwott si è classificata al secondo posto in 8’48”12 precedendo nettamente la due volte campionessa mondiale dei 1.500 m Maryam Yusuf Jamal (8’56”90).

Gli 800 m maschili sono stati risolti al photo-finish in favore dell’ex keniano ora del Barhein, Abraham Rotich, che ha superato sulla linea del traguardo il polacco Marcin Lewandowski, campione europeo outdoor a Barcellona 2010. Entrambi hanno fatto registrare lo stesso tempo di 1’46”30. Lo spagnolo Kevin Lopez, vincitore della passata edizione, si è classificato terzo in 1’46”88. 

Nei 1.500 m Nixon Chepseba, quarto ai Mondiali di Mosca e vincitore della Diamond League nei 1.500 m nel 2011, ha prevalso allo sprint in 3’37”02, migliore prestazione mondiale dell’anno, davanti all’etiope Gebremedhin Mekonnen (3’47”43) e alla medaglia di bronzo dei mondiali di Mosca Johan Cronje del Sudafrica (3’37”49). 

La gara più attesa della serata era quella dei 3.000 m maschili che concludevano il programma del meeting. Il cast vedeva al via i primi tre dei Mondiali indoor di Istanbul 2012 e la gara non ha tradito le attese. Ha trionfato il keniano Caleb Ndiku, più conosciuto come specialista dei 1.500 m, che ha conquistato il successo in 7’36”27 davanti al connazionale Augustine Choge (7’37”76), all’etiope Yenew Alamirew (7’38”18) e al tre volte campione del mondo indoor Bernard Lagat (7’38”51).

Le altre gare del meeting di Karlsruhe:

La partecipazione italiana al meeting di Karlsruhe si è arricchita del bel quarto posto del vice campione europeo indoor, Paolo Dal Molin, che ha corso la finale in 7”68 finendo nella scia degl statunitensi Jarred Eaton (7”54) e Kevin Craddock (7”58) e del tedesco Erick Balnuweit (7”66). Il primatista italiano indoor aveva precedentemente vinto la prima batteria in 7”62, suo record stagionale.

Giuseppe Gibilisco ha concluso con tre nulli la gara del salto con l’asta vinta dal tedesco Malte Mohr con 5,75 m davanti al greco Konstantinos Filippidis (5,65 m).

Nell’analoga gara femminile l’ostacolista tedesca Nadine Hildebrand ha dapprima eguagliato il record stagionale correndo la batteria in 7”96 prima di vincere la finale in 7”91 per quindici centesimi di secondo sull’ex campionessa europea indoor dei 60 ostacoli Eline Berinngs del Belgio. Successo tedesco anche sui 60 m femminili dove la campionessa europea dei 100 m di Barcellona 2010 Verena Sailer ha migliorato il suo record stagionale con 7”18 precedendo con lo stesso tempo la statunitense Chuntae Bayne e la norvegese Ezine Okparaebo in un arrivo al photo-finish.

Come già giovedì sera a Dusseldorf, la pedana del lancio del peso maschile ha regalato al pubblico di casa la vittoria del due volte campione del mondo David Storl con un eccellente 21,33 m, solo quattro centimetri in meno rispetto al 21.,37 m realizzato dal vice campione mondiale di Mosca Ryan Whiting solo 24 ore prima alla Pedro’s Cup di Bydgoszcz in Polonia. Whiting, arrivato in tempo per gareggiare anche a Karlsruhe, ha superato ancora il muro dei 21 metri, ma si è dovuto accontentare del secondo posto con 21.03. Terzo posto per l’altro statunitense, Cory Martin, con 20, 60 m. Il quadro dei risultati di Karlsruhe è completato dal 6,67 m nel salto in lungo della francese Elyse Lesueur, campionessa europea outdoor a Helsinki 2012.

Magico Lavillenie: 6,08 m nell’asta, a Bydgoszcz

Non finisce di stupire il fuoriclasse francese Renaud Lavillenie che al meeting Pedro’s Cup di Bydgosccz in Polonia ha battuto il record francese con un sensazionale 6,08 m al primo tentativo. Il campione olimpico ed europeo del salto con l’asta ha aperto la gara con un salto da 5,68 m al primo tentativo, 5,81 m alla seconda prova, 5,92 m e 6,00 m di nuovo al primo colpo. I tentativi successivi a 6,16, un centimetro in più rispetto al record mondiale indoor di Sergey Bubka, stabilito a Donetzk, nel 1993, eranno tutt’altro che velleitari. Il campione francese ci riproverà il 15 febbraio, proprio a Donetzk, e chissà che non riesca nella grande impresa proprio nella riunione di asta organizzata da Bubka in persona. A livello indoor, Lavillenie è il secondo di sempre dietro allo zar ucraino, che vanta le dodici migliori prestazioni all-time. Lavillenie ha scavalcato l’australiano Steve Hooker, che realizzò 6.06 m in occasione del titolo mondiale indoor a conquistato a Doha nel 2010.

“Il secondo tentativo a 6.16 era buono, ma ero troppo stanco e devo comunque ammettere che speravo di battere il record. Non voglio parlare del primato mondiale, ma voglio migliorare di gara in gara”, ha dichiarato Lavillenie, al termine del meeting.

Il sabato italiano 

Il primo giorno di febbraio ha visto scendere in pedana tre big dell’atletica italiana: Daniele Greco e Fabrizio Donato impegnati nel primo scontro stagionale al Banca Marche Palas di Ancona e Alessia Trost nel meeting sulla pedana di casa di Pordenone.

Greco, campione europeo indoor a Goteborg con 17,70 m, è tornato alle gare dopo l’infortunio che lo fermò poco prima delle qualificazioni dei Mondiali di Mosca e ha vinto con sette centimetri di vantaggio sull’amico rivale Donato con la misura di 16,65 m. Donato si è portato in testa con 16,58 m alla seconda prova superando Greco che aveva piazzato 16,47 m alla prima. Greco si è avvicinato di un centimetro al terzo tentativo con 16,57 m prima di superare il trentasettenne laziale al quinto salto con 16,65 m. Donato ha provato a reagire all’ultima prova atterrando vicino ai 17 metri, ma il salto era nullo. Per i due campioni del triplo azzurro era solo un antipasto, a tre settimane dagli attesi Campionati Italiani Indoor sulla pedana del Banca Marche Palas in programma il 22 e 23 Febbraio.

“E’ stato un allenamento tecnico, più che una vera gara. Dovevo ritrovare il clima agonistico. Sarebbe bello saltare sempre 17 metri, ma se non vengono al debutto non è un problema”, ha detto Greco dopo la gara di Ancona.

Buon test della campionessa europea under 23 del salto in alto, la già citata Alessia Trost, che ha valicato la misura di 1,92 m al secondo tentativo sulla pedana di casa di Pordenone. L’allieva di Gianfranco Chessa, che in questa stagione ha superato 1.96 m, ha tentato poi l’assalto a 1,98 m. La rivedremo la settimana prossima ad Ancona ,ai Campionati Italiani Promesse, forse anche nel salto in lungo.