L’Europeo si è concluso davvero in bellezza per la staffetta azzurra 4×100 femminile che ha sfiorato un clamoroso podio nella gara che avrebbe dovuto celebrare le padrone di casa della Svizzera. Per la delusione del pubblico, la velocista elvetica Mujinga Kambunji, quarta sui 100 e quinta sui 200, si è fermata dopo pochi metri ponendo fine al sogno della Svizzera.
Poco dopo è stata la volta dell’Olanda che si è autoeliminata spalancando una porta alla staffetta azzurra formata da Marzia Caravelli, Irene Siragusa, Martina Amidei e Audrey Alloh che hanno corso una gara magistrale arrivando a quattro centesimi dalla Russia e da un podio che avrebbe avuto dell’incredibile alla vigilia.
Il tempo finale delle ragazze azzurre è stato di 43”26 che migliora di tre centesimi di secondo la loro seconda migliore prestazione italiana di sempre stabilita nella semifinale di sabato. La Gran Bretagna ha vinto il dodicesimo oro di questa trionfale edizione di Zurigo 2014 con un quartetto giovanissimo formato da Asha Phillip, Ashleigh Nelson, Jodie Williams e Desirée Henry che hanno tagliato il traguardo in 43”24 stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno e il record nazionale. L’altra nazione regina di Zurigo 2014 la Francia capitanata in seconda frazione dalla doppia medagliata individuale Myriam Soumaré ha vinto l’argento in 42”45
“Un quarto posto e quattro centesimi che bruciano. E’ difficile essere pienamente soddisfatti ma è un buon risultato in assoluto” ha commentato Marzia Caravelli
“Viene da mordersi la lingua” ha detto la campionessa italiana dei 100 e dei 200 Irene Siragusa.
“Si poteva fare il record italiano” ha ribattuto Martina Amidei
“Questa staffetta ha un grande futuro”, ha concluso Audrey Alloh.
Il quartetto che alla vigilia di questa rassegna nutriva maggiori aspettative era la 4×400 femminile che si presentava a Zurigo con il sesto posto alle World Relays di Nassau. Le azzurre Chiara Bazzoni, Maria Enrica Spacca, Elena Maria Bonfanti e la neocampionessa europea Libania Grenot si sono classificate al settimo posto in 3’28”30. Le azzurre erano ormai troppo lontane quando la Grenot ha raccolto il testimone dalla Bonfanti rendendo impossibile la rimonta. La Francia con Marie Gayot, Muriel Hurtis, Agnes Raharolary e Floria Guey ha conquistato la medaglia d’oro con la migliore prestazione europea dell’anno con 3’24”27 precedendo di cinque centesimi di secondo l’Ucraina e di sette centesimi la Gran Bretagna.
La Gran Bretagna ha tenuto fede alla grande tradizione della staffetta 4×400 maschile o del miglio per usare un’espressione tanto cara nei paesi anglosassoni con la vittoria in 2’58”79 (migliore prestazione europea dell’anno) con quartetto che schierava i tre finalisti dei 400 individuali Conrad Williams, Matthew Hudson Smith, Michael Bingham e il campione europeo Martyn Rooney. Sotto i 3 minuti sono scesi anche la Russia, argento con 2’59”38, e la Polonia, terza in 2’59”85.
L’inno God Save the Queen è risuonato ancora per celebrare il trionfo del team britannico della 4×100 maschile in 37”93, a venti centesimi di secondo dal record europeo detenuto sempre dalla squadra d’Oltremanica. Artefici del trionfo sono stati James Ellington, Harry Aikinees Aryeteey, Richard Kilty e il campione europeo dei 200 metri Adam Gemili. La Germania che schierava il primatista tedesco Julian Reus ha conquistato la medaglia d’argento in 38”09, mentre la Francia di Christophe Lemaitre ha preceduto di nove centesimi di secondo i padroni di casa della Svizzera.
L’Italia non ha terminato la gara per un errore nel cambio tra gli ultimi due frazionisti Diego Marani e Delmas Obou.