Scegliere la scarpa per gli sport outdoor

Scegliere la scarpa per gli sport outdoor

28 Marzo, 2023
Foto 123rf

La scelta delle calzature per lo sport in natura richiede attenzioni maggiori di quelle che dedichiamo ai modelli di altre discipline, soprattutto per la sicurezza che devono garantire in attività non prive di rischi 

Se la scelta di una calzatura richiede normalmente delle accortezze, queste dovranno essere ancora maggiori nel caso di una scarpa per le attività di montagna, che ha caratteristiche molto differenti rispetto ai modelli utilizzati in altre discipline.

Ancor di più che in altre attività sportive, infatti, è sempre consigliato rivolgersi a un negozio specializzato e provare più modelli, perché le forme, le differenti altezze della tomaia, i sistemi di allacciatura incidono in maniera evidente sulla percezione del comfort.

La fase di acquisto è sempre delicata ed è bene procedere alle prove di calzata quando i piedi e le articolazioni non sono sotto pressione a causa di indolenzimenti e infiammazioni o ancora di infortuni che incidono anche solo in parte sul normale movimento di cammino e/o corsa, situazione che limiterebbe anche la sensibilità personale.

È indispensabile poi ricordarsi i punti critici di modelli precedentemente utilizzati. Ad esempio, se ci facevano perdere parte (o tutto) del comfort di calzata dopo diverse ore di utilizzo. In particolare ai punti di contatto tra parti del piede e della caviglia con la struttura dello scarpone o della pedula da trekking, compresi i modelli bassi alla caviglia.

La prova in negozio

Se per le dita dei piedi è quasi scontato avvertire possibili contatti e frizioni già alla prima calzata, lo è meno, ad esempio, per la zona del collare, attorno ai malleoli, perché qui le calzature da montagna sono (e devono) essere più “costruite” risultando inevitabilmente più rigide per aumentare la stabilità e ridurre l’effetto torsionale tacco-punta della scarpa.

Ci sono casi, nelle calzature basse, in cui proprio la geometria del collare interno ed esterno attorno ai malleoli, se troppo alta rispetto al malleolo stesso (bastano 1-3 mm) durante il cammino su terreno sconnesso, porta ad avvertire dolore nella porzione di contatto tutte le volte che la caviglia va in pronazione o in supinazione a causa della natura del terreno stesso e delle sue innumerevoli disomogeneità.

Anche nei modelli alti la zona attorno ai malleoli va controllata attentamente quando si allaccia lo scarpone, perché le ossa dell’articolazione eventualmente più sporgenti possono trovarsi oltremodo “compresse” dalla tomaia che sale sopra la caviglia e generare fastidi notevoli soprattutto in discesa creando problemi di appoggio e di comfort.

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