Margherita Magnani sale al quarto posto delle liste italiane all-time sui 1.500 m correndo in un ottimo 4’12”60 al meeting indoor PSD Bank di Dusseldorf, nella regione tedesca della Renania. Sempre in Germania la portacolori delle Fiamme Gialle aveva corso in 4’13”17 a Karlsruhe, lo scorso 2 febbraio. La gara di Dusseldorf è stata vinta dalla russaAnzhelina Schevchenko in 4’09”13 davanti alla marocchina Siham Hilali (4’09”86).
Giovedì sera, a Eaubonne, in Francia, Elisa Cusma ha migliorato ancora il record italiano sui 1.000 m correndo in 2’42”18.
Nei 1.500 metri si è messo in luce Ayanleh Souleiman di Gibuti, che ha vinto un bel duello sul rettilineo finale in 3’36”13 davanti al keniota Bethwell Birgen (3’36”61).
Caleb Ndiku, campione del mondo juniores dei 1.500 m nel 2008, ha stabilito il record del meeting sui 3.000 m con 7’38”77 battendo il secondo classificato dell’ultima Cinque Mulini, Albert Rop (7’39”70). Quarto posto per il campione europeo e vice campione olimpico dei 3.000 siepi Mahiedine Mekissi Benabbad in 7’43”7.
Gara tattica negli 800 m maschili, dove il campione europeo indoor Adam Kszczot si è imposto in 1’47”96 davanti al connazionale Marcin Lewandowski (1’48”30), al keniota Abraham Rotich (1’48”80), al bronzo olimpico Timothy Kitum (1’49”40) e all’ex campione olimpico Yuriy Borzakovskiy (1’49”83) in una delle gare più attese del meeting tedesco. Successo russo negli 800 m femminili per la ventunenne Yekaterina Poistogova (medaglia olimpica di Londra 2012) in 2’03”54.
La riunione tedesca è stata nobilitata dal record del meeting sui 60 m piani femminili di 7”08 dell’ivoriana Murielle Ahouré (al terzo tempo sotto i 7”10 in questa stagione), dal successo del giamaicano Lerone Clarke sui 60 metri m piani in 6”52, per un solo centesimo sul giovane francese Jimmy Vicaut, dalla bella gara del salto con l’asta maschile vinta dal tedesco Bjorn Otto con 5,90 sul cinese Yang Yangshen, che ha migliorato il record nazionale due volte portandolo prima a 5,70 e poi a 5,80. Gli ostacoli hanno fatto registrare la migliore prestazione mondiale dell’anno di Kevin Craddock, autore di 7”50 sui 60 a ostacoli e il 7”94 di Yvette Lewis nell’analoga gara femminile.