Maratona – dal 2014 sparirà la gara di Piacenza

Maratona – dal 2014 sparirà la gara di Piacenza

19 Dicembre, 2012

Per il secondo anno consecutivo si troveranno in concomitanza con Treviso, alla faccia di tutte le riunioni Fidal di calendario e di ogni regola anti-sovrapposizione. La classica goccia che fa traboccare il vaso già pieno: Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti hanno reso definitiva e pubblica la decisione che già da tempo avevano valutato: dal 2

Per il secondo anno consecutivo si troveranno in concomitanza con Treviso, alla faccia di tutte le riunioni Fidal di calendario e di ogni regola anti-sovrapposizione. La classica goccia che fa traboccare il vaso già pieno: Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti hanno reso definitiva e pubblica la decisione che già da tempo avevano valutato: dal 2014 a Piacenza non ci sarà più la gara sui 42,195 km, ma solo la 30 km e la mezza maratona.

«La Maratona di Treviso spiegano i due organizzatori piacentini , in barba a ogni regolamento, da alcuni anni si sovrappone alla nostra data, portandoci via numerosi maratoneti del nord-est. Dopo ripetute sollecitazioni, la Federazione, nel maggio di quest’anno, ha convocato gli organizzatori a Roma per definire di comune accordo il nuovo calendario triennale. Da allora non abbiamo più saputo nulla, nonostante ripetuti solleciti e solo in questi giorni, guardando casualmente il sito della Fidal, abbiamo scoperto che anche nel 2013 Piacenza e Treviso si correranno lo stesso giorno».

Se questo atteggiamento della Federazione è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, le motivazioni sono più articolate e hanno richiesto considerazioni approfondite: «Da 18 anni proseguono Confalonieri e Perotti abbiamo chiesto ai piacentini di portare un po’ di pazienza accettando la chiusura di alcune strade nell’orario della gara. Tre anni fa abbiamo restituito al traffico la provinciale di Gossolengo e spostato parte del percorso sul lungo Po. Visto il numero ridotto di maratoneti, pensiamo sia ora di ridurre anche il percorso lungo la Valnure, per condizionare ancora meno il traffico».