Di nuovo primo dopo i successi del 2014, 2018 e 2021, Collé, dopo i primi 200 km di gara percorsi con il francese Romain Olivier è rimasto da solo poco prima del Rifugio Magià, ma ha dovuto guardarsi dalla strenua rimonta dell’avversario. Prima la debuttante britannica Emma Stuart in 82:21’24”.
Franco Collé ha tagliato per primo il traguardo del Tor des Géants alle 04:39 del mattino di mercoledì 13 settembre, in 66:39’16”. Per lui è la quarta vittoria, dopo i trionfi del 2014, 2018 e 2021. Un successo in qualche modo annunciato, quello del campione valdostano, soprattutto dopo i ritiri prima del via dei due più accreditati avversari: Jonas Russi e Simone Corsini.
La gara
Apparso teso al via, Collé si è accodato al francese Romain Olivier e insieme a lui ha percorso quasi 200 km fino a quando, poco prima del Rifugio Magià, il francese ha dovuto fermarsi a riposare. Romain, però, ha poi recuperato mezz’ora, Collé sembrava affaticato e i giochi sembravano riaperti. A Ollomont, però, il francese si è fermato per farsi massaggiare ed ha mollato la presa. A questo punto l’obiettivo rimaneva uno: quello di battere il suo stesso record di 66:43’57”. A Bosses (dove era avvenuto il suo clamoroso ritiro a 30 km dall’arrivo) aveva quasi un’ora di anticipo sui suoi tempi del 2021, ma il vantaggio si è via via assottigliato: Collé avanzava affaticato e dolorante, e il suo passo ne ha risentito. La discesa dal Malatrà è stata lunga e interminabile.
«Non speravo di vincere, dopo il ritiro dell’anno scorso puntavo solo a finirlo – ha detto Franco Collé al traguardo -. Sono stati tre giorni intensi per me e la mia famiglia, ma il Tor è il Tor, è una cosa unica, da provare o da vedere dal vivo. So che non riuscirò mai a staccarmi da questa gara.Romain aveva un ritmo impressionante, a Ollomont ho deciso di provarci e fare il buco. Il livello si sta alzando, questo è il TOR che vogliamo».
Emma Stuart, prima al debutto
Alle ore 20:21 di mercoledì 13 settembre la britannica Emma Stuart ha tagliato il traguardo del Tor des Géants in 82:21’24”. Una gara perfetta la sua, senza tentennamenti, con un’ottima capacità di gestione in cui ha avuto la meglio su avversarie più abituate ai sentieri valdostani.
Terza quest’anno alla Lavaredo Ultra Trail 120 km, la “veterinaria runner” era infatti alla prima partecipazione al Tor des Géants. La sua carriera da ultrarunner risulta iniziata nel 2019, con la 50 km Manx Mountain Marathon, chiusa con un sorprendente secondo posto. Quest’anno ha vinto due 100 miglia britanniche: l’Ultra-Trail Snowdonia e la “The Arc of Attrition”, dove è arrivata anche quarta assoluta.