Europei U23: mezzofondo d’oro

Europei U23: mezzofondo d’oro

12 Luglio, 2021
Mäkinen/FIDAL

Italia prima nel medagliere degli Europei U23 di Tallin: 6 ori, di cui 3 vinti dai mezzofondisti Battocletti, Barontini e Sabbatini.

Non solo calcio! Cominciano già nel pomeriggio di domenica 11 luglio i festeggiamenti dell’atletica italiana, che conquista tre medaglie d’oro nel giro di un’ora nell’ultima giornata degli Europei Under 23 di Tallinn. Oro per Gaia Sabbatini nei 1.500 m, Nadia Battocletti nei 5.000 m e Simone Barontini sugli 800 m.
Per Sabbatini e Battocletti si tratta del bis dopo i successi dello scorso maggio nel Campionato europeo per nazioni di Chorzow.

La ventiduenne teramana Sabbatini si è aggiudicata i 1.500m con un allungo vincente negli ultimi 200 m tagliando il traguardo in 4’13”98 davanti alla bergamasca Marta Zenoni, che è salita ancora sul podio in questa manifestazione dopo il bronzo dell’edizione di due anni fa. La britannica Erin Wallace ha vinto il bronzo in 4’14”85.

Gaia Sabbatini: “E’ una gara che ho immaginato tante volte ed è andata proprio come pensavo, con il cambio di ritmo per la volata a 150 m dall’arrivo. Volevo vincere perché ero qui da capolista europea Under 23 stagionale. Sentivo la pressione, ma da me stessa, non dagli altri perché volevo assolutamente questa vittoria. Ho lavorato anche per questa gara, oltre che per conquistare il pass per le Olimpiadi. Raggiungere entrambi gli obiettivi mi rende felicissima. Siamo una squadra eccezionale”.

Marta Zenoni: “Per me è una grande vittoria, perché ho superato un momento difficile preparando questi Europei. Soltanto tre mesi fa non avrei pensato di essere qui”.

Battocletti ha vinto la sfida a due con la slovena Klara Lukan sui 5.000 m con un allungo decisivo a 250 metri dalla fine tagliando il traguardo in 15’37”40. Lukan si è aggiudicata l’argento in 15’44”00 davanti all’olandese Diane Van Es (15’48”40). La ventunenne trentina ha vinto la terza medaglia europea della sua carriera in pista, dopo il bronzo a Grosseto 2017  sui 3.000 metri e l’argento sui 5.000 metri a Boras 2019, oltre ai due titoli europei Under 20 di corsa campestre a Tilburg nel 2018 e a Lisbona nel 2019.

L’anconetano Simone Barontini ha conquistato la medaglia d’oro sugli 800 m in 1’46”20 davanti al belga Elliott Crestan (1’46”32) e al britannico Thomas Randolph (1’46”41).

Il bilancio del mezzofondo si è arricchito ulteriormente con le due medaglie d’argento di Anna Arnaudo sui 10.000 m e di Eloisa Coiro in 2’02”07 sugli 800 m alle spalle della britannica Isabelle Boffey, che ha trionfato ancora sul palcoscenico europeo in 2’01”80 dopo i successi nelle rassegne continentali Under 18 e Under 20.

Anna Arnaudo ha vinto la medaglia d’argento sui 10.000 m con 32’40”43 alle spalle dell’olandese Jasmijn Lau (32’30”49). La cuneese di Borgo San Dalmazzo ha demolito il record personale di 33’02”70 stabilito nella Coppa Europa dei 10.000 m. Trema, ma resiste, il primato nazionale di categoria detenuto dal lontano 1989 da Allison Rabour (32’38”96): inizialmente ad Arnaudo era stato assegnato il tempo di 32’36”98, poi rettificato nella giornata successiva. Arnaudo è allenata dall’ex siepista Gianni Crepaldi e studia ingegneria informatica al Politecnico di Torino.

Gaia Colli si è classificata al quarto posto 33’40”90 dopo essere stata a lungo in lotta per il terzo posto.

Sempre dalle distanze lunghe l’Italia ha vinto la medaglia di bronzo con Andrea Cosi nella 20 km di marcia in 1h26’05” dopo una gara condotta sempre nelle prime posizioni. Il ventenne fiorentino è stato preceduto dallo spagnolo José Manuel Perez (oro in 1h25’06”) e dall’irlandese David Kenny (1h25’50). Riccardo Orsoni si è piazzato al quarto posto con 1h27’23”.

Giovanni Gatto si è piazzato al dodicesimo posto sui 3.000 siepi in 8’54”00 nella gara vinta dall’ungherese Istvan Palkovics in 8’34”05.

Super Sibilio nei 400 ostacoli

Alessandro Sibilio si è laureato campione europeo Under 23 sui 400 ostacoli con il record italiano di categoria di 48”42, diventando il secondo italiano di sempre alle spalle di Fabrizio Mori, che vinse la medaglia d’argento ai Mondiali di Edmonton 2001. L’ostacolista napoletano ha battuto il tedesco Emil Agyekum (48”96) e l’olandese Ramsey Angela (49”07, secondo record personale in questi Campionati).

Sibilio è arrivato a soli cinque centesimi di secondo dal record dei campionati del norvegese Karsten Warholm (48”37) realizzato nel 2017.

Alessandro Sibilio: “Che gara fantastica. Non potevo chiedere di più. Non mi aspettavo questo crono, ma volevo vincere. Mi sono attaccato al treno di chi mi stava davanti e ho fatto la differenza quando è contato. Mi sono accorto che stavo andando davvero forte, anche se non credevo di trovarmi così avanti già al settimo ostacolo. Al traguardo ho provato una gioia incontenibile. Ho anche esultato prima del traguardo prima dell’arrivo.  Più del titolo vale il cronometro. Mi proietta nella grande atletica. Il segreto dei grandi progressi di quest’anno è il cambio di mentalità in allenamento, ma anche la continuità che mi era mancata in passato per gli infortuni che mi anno tenuto fermo a lungo”

Kaddari d’oro sui 200 metri

Il secondo oro italiano di questa edizione degli Europei Under 23 è arrivato dalla sarda Dalia Khaddari, che ha trionfato nella finale dei 200 m migliorando di oltre due decimi di secondo con 22”64, terzo miglior crono italiano di sempre alle spalle di Libania Grenot (22”56) e Manuela Levorato (22”60).  Dalia ha mancato di soli sette centesimi di secondo il primato dei Campionati.

La medaglia d’argento delle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires 2018 ha preceduto la tedesca Sophia Junk (22”87) e la francese Gemima Joseph (22”97).

Dalia Kaddari: “Sono felicissima, senza parole. E’ veramente bello vincere così. Non mi aspettavo di vincere, ma volevo tornare a casa con una medaglia e non credevo di poter correre più forte, anche se sapevo che in allenamento stavo andando forte. La dedica è per il mio allenatore Fabrizio Fanni, è lui che mi segue tutti i giorni e conosce il mio percorso. Manca poco alle Olimpiadi, c’è da lavorare”.

Dallavalle oro nel salto triplo

Andrea Dallavalle ha conquistato la medaglia d’oro nel salto triplo con 17,05 m battendo i francesi Enzo Hodebar (16.99m) e Anael Thomas Gogois (16.65m). Il triplista piacentino allenato da Ennio Buttò ha superato la barriera dei 17 metri per la seconda volta in carriera dopo il record personale di 17,35 m stabilito ai Campionati italiani Under 23 di Grosseto.

Andrea Dallavalle: “Era da tanto tempo che aspettavo questo momento e l’inno nazionale per me. Nella scorsa edizione di due anni fa a Gavle in Svezia, ero sul podio con il bronzo al collo e guardando la bandiera ho detto: la prossima volta ti porto in alto. Ho mantenuto la promessa. Oggi volevo sfatare questo tabù, perché ogni volta nelle competizioni internazionali era sempre argento o bronzo”.

Le altre medaglie azzurre

Edoardo Scotti terzo sui 400 metri in 45”68 nella finale vinta dallo svizzero del Canton Ticino Ricky Petrucciani in un eccellente 45”02, primato dei Campionati e record personale demolito. Il belga Jonathan Sacoor (oro ai Mondiali Under 20 di Tampere) si è aggiudicato la medaglia d’argento in 45”17.
Manuel Lando ha conquistato la medaglia d’argento nel salto in alto con 2,17 m a pari merito con il francese Nathan Ismar. La medaglia d’oro è andata al ceco Jan Stefela con 2,20 m.

Italia in vetta al medagliere

La nazionale guidata dal direttore tecnico delle nazionali giovanili Tonino Andreozzi ha conquistato il primo posto nel medagliere con 12 medaglie (6 ori, 4 argenti e 2 bronzi) davanti alla Germania (11 medaglie di cui 6 ori, 4 agenti e 1 bronzo) e alla Repubblica Ceca (4 ori e 1 argento).
Un bottino da record, che migliora il precedente miglior bottino di sempre realizzato nell’edizione del 1997, quando gli azzurri vinsero quattro titoli europei.