Eugene: Jakob Ingebrigtsen, che miglio!

Eugene: Jakob Ingebrigtsen, che miglio!

22 Agosto, 2021
Ottava tappa della Diamond League da incorniciare a Eugene con risultati strepitosi nella velocità e nel mezzofondo

Il Prefontaine Classic di Eugene nel rinnovato Hayward Field ha regalato un meeting ricco di risultati di altissimo livello. Nel tempio del mezzofondo americano c’era molta attesa per il tradizionale Bowerman Mile dedicato alla memoria di Bill Bowerman, allenatore del grande Steve Prefontaine e cofondatore della Nike. La gara non ha tradito le attese degli appassionati.

Il neo campione olimpico dei 1500 metri Jakob Ingebrigtsen ha trionfato per la prima volta in carriera al Bowerman Mile stabilendo il primato del meeting, il secondo miglior tempo europeo della storia, la miglior prestazione mondiale dell’anno con 3’47”24. Solo Steve Cram ha corso più velocemente di Ingebrigtsen in Europa con 3’46”32. Il norvegese ha superato l’altra leggenda dall’atletica britannica Sebastian Coe (3’47”33).

L’australiano Stewart McSweyn è sceso di nuovo sotto i 3’50” con 3’48”40 sfiorando il record personale tre centesimi di secondo dal record personale stabilito lo scorso Luglio nel Dream Mile di Oslo. Il campione del mondo e vincitore del Bowerman Mile 2019 Timothy Cheruyiot si è piazzato al terzo posto con 3’51”17 davanti a Ronald Kwemoi (3’51”37).

Bene Gaia Sabbatini a 2 secondi dal personale

La due volte campionessa olimpica Faith Kipyegon ha stabilito il primato del Prefontaine Classic di Eugene fermando il cronometro in uno straordinario 3’53”23. L’australiana Linden Hall è stata la sola altra atleta a scendere sotto i 4 minuti con 3’59”73. La sorpresa di giornata è arrivata dalla statunitense Josette Norris, che ha tagliato il traguardo in terza posizione in 4’00”07 davanti all’ugandese Winnie Nanyondo (4’00”72). La campionessa europea under 23 Gaia Sabbatini si è ben comportata piazzandosi al decimo posto in 4’04”55 davanti ad una stanca Laura Muir (4’05”92). L’atleta teramana ha avvicinato di due secondi il primato personale realizzato nella semifinale olimpica di Tokyo che le ha permesso di diventare la seconda italiana di sempre sulla distanza.

La neo campionessa olimpica Athing Mu ha dominato gli 800 metri femminili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno, il record statunitense e il record personale con un fantastico 1’55”04. Kate Grace si è piazzata al secondo posto in 1’57”60 battendo la giamaicana Natoya Goule (1’57”71), la statunitense Raevyn Rogers (1:58.01) e la britannica Keely Hodgkinson (1:58.30).

La keniana Norah Jeruto ha stabilito il primato del meeting di Hayward Field e la terza migliore prestazione di sempre sui 3000 siepi femminili con 8’53”65. La vice campionessa olimpica Courtney Frerichs è scesa per la prima volta in carriera sotto i 9 minuti stabilendo il primato nordamericano con 8’57”77 (quarta migliore prestazione all-time). Hyvin Kyeng ha migliorato il personale stagionale con 9’00”’05 superando la portacolori del Barhein Winfred Yavi Mulile (9’04”27) e la primatista mondiale under 20 Chelliphine Chepsol (9:07.07).

Il primatista mondiale dei 5000 e dei 10000 metri Joshua Cheptegei ha vinto le 2 miglia maschili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 8’09”55. L’ugandese ha vinto lo scontro diretto con il neo campione olimpico dei 10000 metri Selemon Barega (8’09”82) e Paul Chelimo (8’09”83). Il bronzo olimpico dei 10000 metri Jacob Kiplimo si è piazzato quarto migliorando il personale con 8’10”16.

Il finalista mondiale Marco Arop si è imposto negli 800 metri maschili in 1’44”51 davanti al bronzo mondiale Ferguson Rotich Cheruiyot (1’45”02) e al neo campione olimpico Emmanuel Korir (1:45.05).

Niente primato del mondo per Sifan Hassan

La tre volte medagliata olimpica Sifan Hassan non è riuscita a battere il primato del mondo dei 5000 metri stabilito dall’etiope Letesenbet Gidey l’anno scorso con 14:06.62 a Valencia. Hassan è rimasta in tabella di marcia per battere il primato fino al passaggio intermedio del terzo chilometro in 8’30”84. La fuoriclasse olandese è rimasta da sola contro il cronometro fino ai 2400 metri correndo al ritmo da 67 secondi a giro. Dopo il 3 km la stanchezza delle Olimpiadi si è fatta sentire e l’olandese di origini etiopi ha rallentato. L’andatura è passata a 69 secondi per ogni giro.

Hassan ha tagliato il traguardo in 14:27.69 con quasi 15 secondi di vantaggio sugli etiopi Senbere Teferi (14’42”25) e Fantu Worku (14’42”85). Le quattro atlete che si sono piazzate tra il quarto e il settimo posto hanno stabilito il record personale: la keniana Loice Chemnung (14’43”65), le statunitensi Alicia Monson (14’48”49), Abbey Copper (14’52”37) e la keniana Shelia Chelangat (14:52.66).

Francine Nyonsaba ha vinto a sorpresa la gara delle 2 miglia femminili stabilendo il primato del meeting e il secondo miglior crono mondiale della storia con 9’00”75. Soltanto Meseret Defar ha fatto meglio con il primato del mondo di 8’58”58 realizzato nel 2007. Letesenbet Gide ha tagliato il traguardo in seconda posizione in 9’06”74, scendendo a sua volta sotto il precedente primato del meeting di 9’13”27. La due volte campionessa mondiale Hellen Obiri si è classificata al terzo posto in 9’14”55 davanti alla tedesca Konstanze Klosterhalfen (9’18”16).

Nyonsaba è transitata al passaggio intermedio dei 3000 metri in 8’26”79 stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno anche su questa distanza.

Nella gara denominata International Mile il neozelandese Geordie Beamish si è imposto allo sprint in 3’54”86 battendo allo sprint Craig Engels (3’55”41) e Philibert Thiboutout (3’55”48). I primi otto sono scesi sotto i 4 minuti.

Federica Del Buono decima nei 1500

Federica Del Buono si è classificata al decimo posto nella gara dei 1500 metri in 4’12”30 denominata North American race. Le atlete non hanno corso ad un ritmo regolare e la gara ha subito un rallentamento nella fase centrale. La statunitense Rebecca Meha ha conquistato il successo in 4’06”35 battendo le connazionali Sage Hurta (primato personale di 4’07”35) e Dani Jones (4’08”45). Del Buono ha disputato la sua prima gara dopo le Olimpiadi di Tokyo dove ha realizzato il personale stagionale di 4’07”70.

Velocità: strepitoso crono di Elaine Thompson sui 100

Il Prefontaine Classic di Eugene disputato nello stadio che ospiterà i Mondiali dell’anno prossimo è stato illuminato dallo straordinario 10”54 di Elaine Thompson Herah sui 100 metri femminili, seconda migliore prestazione all-time a soli 5 centesimi dal primato del mondo di Florence Griffith Joyner realizzato nel 1988 con 10”49. Come a Tokyo le giamaicane Shelly Ann Fraser Pryce e Sherika Jackson hanno occupato il secondo e terzo posto con 10”73 e 10”76. Tehana Daniels è stata la migliore delle statunitensi in quarta posizione con il personale di 10”83 precedendo Marie Josée Ta Lou (10”90) e Javianne Oliver (10”96), Mujinga Kambundji ha sfiorato il record personale per un centesimo di secondo con 10”96.

Kambundji è tornata in pista pochi minuti per vincere i 200 metri in 22”06 con vento a favore di +2.4 m/s davanti a Gabby Thomas (22”13) e a Dina Asher Smith (22”19).

Noah Lyles ha riscattato il terzo posto delle Olimpiadi vincendo i 200 metri maschili con 19”52 (record del meeting) davanti a Kenny Bednarek (19”80) e al fratello Josephus Lyles (20”03).

Il campione olimpico dei 200 metri André De Grasse ha vinto i 100 metri maschili in 9”74 con vento a favore di +2.9 m/s battendo Fred Kerley (9”78) e Ronnie Baker (9”82).