Giovanna Epis a un passo dal record italiano

Giovanna Epis a un passo dal record italiano

04 Dicembre, 2022
Foto Piero Giacomelli/Regalami un sorriso onlus

In una gara dai tempi stellari Epis manca il primato per 10 secondi. Catherine Bertone è invece la nuova primatista italiana W50 con 2:34’14”

Non ce la fa per soli 10 secondi: alla maratona di Valencia Giovanna Epis si avvicina al record italiano . L’azzurra corre in 2h23:54, a soli dieci secondi dal primato nazionale dei 42,195 chilometri stabilito da Valeria Straneo con 2h23:44 nel 2012. Con questo risultato diventa la terza italiana di sempre, alle spalle anche di Maura Viceconte (2h23:47 nel 2000), e corona un’altra stagione di crescita dopo essere arrivata quinta in estate agli Europei di Monaco di Baviera.

Sul traguardo di Valencia è quindicesima nella gara vinta dall’etiope Amane Beriso con un formidabile 2h14:58, terzo tempo di sempre.

Epis è transitata al 5 km in 17’05”, al 10 km in 34’05”, al 15 km in 51’10”, al 20 km in 1h08’06” e alla mezza maratona in 1h11’54” con oltre un minuto di vantaggio rispetto alla gara del record personale dell’anno scorso. Straneo era passata in 1h11’44” in occasione della gara del suo record italiano a Rotterdam. Epis ha proseguito con la stessa andatura anche nella seconda metà gara correndo insieme alla croata Bojana Bjeljac, che ha tagliato il traguardo al quattordicesimo posto in 2h23’39”. Epis è transitata successivamente al 25 km in 1h25’12”, al 35 km in 1h59’25” e al 40 km in 2h16’22”.

“Non mi sembra vero. Quasi non mi rendo conto di averlo fatto io questo crono – racconta Giovanna Epis che ha purtroppo accusato problemi intestinali nel corso della gara – Sono contentissima di aver concluso nel migliore dei modi l’anno più bello della mia vita per i risultati e per il matrimonio con Luca Tocco. Sapevo di poter correre forte. Per me era una gara contro me stessa e ho sentito un po’ la tensione. E’ la prima maratona che ho fatto senza rilassarmi, sempre a tutta, ma sarà sempre più così. Sono un po’ calata nel finale e ho cercato di sprintare quando mi sono accorta che il primato italiano era vicino, ma la gioia per questo primato è più grande di tutto”.  

Se a Giovanna Epis il record italiano è sfumato dalle mani per una manciata di secondi c’è un’altra azzurra che invece festeggia il primato italiano ed è la valdostana Catherine Bertone. Sul traguardo di Valencia ha fermato il cronometro sul tempo di 2:34’14” demolendo il primato italiano W50 che apparteneva a Paola Salvadori (2:48’25”).

La gara maschile

L’edizione 2022 della Valencia Marathon ha prodotto una grande densità di risultati con nove atleti al di sotto delle 2h06’, dodici atleti al di sotto delle 2h07’, diciotto atleti al di sotto delle 2h08’ e ventidue crono in meno di 2h09’.

Il keniano Kelvin Kiptum ha trionfato a sorpresa nella gara maschile in 2h01’53” stabilendo il miglior tempo di sempre al debutto in maratona. Kiptum diventa il terzo atleta di sempre ad infrangere la barriera delle 2h02’ dopo Eliud Kipchoge e Kenenisa Bekele. Più veloce di Kiptum nella storia sono stati Kipchoge (primatista del mondo con 2h01’09” a Berlino lo scorso Settembre e vincitore sempre nella capitale tedesca nel 2018 con 2h01’39) e Bekele (primo a Berlino in 2h01’41”).

Il gruppo di testa composto da 20 atleti è transitato al 21 km in 1h01’38”. Tre atleti sono rimasti al comando al 30 km: il campione del mondo di maratona di Eugene 2022 Tamirat Tola, Kelvin Kiptum e il tanzaniano Gabriel Geay (primatista nazionale con 2h04’55” alla Maratona di Milano e settimo classificato ai Mondiali di Eugene). La proiezione finale a 12 km dalla fine era di 2h03’09”.

Kiptum ha lanciato l’attacco decisivo al 32 km e al 35 km aveva un vantaggio di 15 secondi. Latleta keniano (23 anni compiuti due giorni fa) ha fatto registrare un parziale tra il 30 e il 35 km in 14’00” e stava correndo ad un ritmo che faceva ipotizzare una proiezione finale da 2h02’26”.

Kiptum ha corso un negative split strepitoso di 1h00’15” nella seconda metà gara. Nella frazione tra il 30 e il 40 km è stato cronometrato in 28’04”. In carriera aveva realizzato un personale sulla mezza maratona di 58’42” alla mezza maratona di Valencia nel 2020.

Geay ha tagliato il traguardo in seconda posizione migliorando il primato tanzaniano con 2h03’00” (tempo che eguaglia il precedente record del percorso detenuto da Evans Chebet nel 2020). Il keniano Alexander Mutiso ha completato il podio correndo in 2h03’29” al debutto sulla distanza. Tamirat Tola è sceso ancora sotto le 2h04’ con 2h03’40” sfiorando di un secondo il record personale realizzato ad Amsterdam nel 2021. Il turco Kaan Kigen Ozbilen ha mancato il record personale di 20 secondi con 2h04’36”. Chalu Deso si è piazzato al sesto posto in 2h04’56”. Altri tre atleti sono scesi sotto le 2h06’: il campione del mondo under 20 di corsa campestre Milkesa Mengesha (2h05’29”), Ronald Korir (2h05’37”) e Philemon Kiplimo (2h05’44”). Goitom Kifle ha completato la top ten in 2h06’09”. Da sottolineare anche il tredicesimo posto dello spagnolo Nicolas Navarro in 2h07’01”.