Titus Ekiru e Judith Korir Jeptum hanno conquistato una doppia vittoria per il Kenya nella terza edizione della Adnoc Abu Dhabi Marathon in una giornata condizionata dal grande caldo e dall’umidità.
Ekiru (leader mondiale stagionale con lo straordinario 2h02’57” realizzato a Milano lo scorso 16 maggio) ha tagliato il traguardo in 2h06’13”.
Ekiru e il connazionale Reuben Kipyego (secondo alla Maratona di Milano in 2h03’55”) hanno tenuto alta l’andatura nel gruppo di testa, che comprendeva otto atleti. Dopo il passaggio al quindicesimo chilometro in 44’21” l’ultimo dei pacemaker ha deciso di fermarsi.
Ekiru ha incrementato il ritmo correndo in 14’17” tra ll 15 e il 20 km e in 14’27” tra il 20 e il 25 km. Il ventinovenne keniano è transitato alla mezza maratona in un velocissimo 1h01’46”. Soltanto Kipyego è riuscito a reggere il ritmo di Ekiru nella prima metà gara, ma ha ceduto nella seconda parte. Ekiru ha preso un vantaggio di circa 100 metri nei confronti di Kipyego al 30 km. Kipyego ha perso terreno ma è rimasto in seconda posizione davanti a Victor Kipchirchir e al tanzaniano Alphonce Simbu.
Nonostante un rallentamento negli ultimi chilometri, Ekiru ha mantenuto la prima posizione tagliando il traguardo in 2h06’13.
Simbu ha superato Kipyego negli ultimi quattro chilometri chiudendo la gara al secondo posto in 2h07’50”. Kipyego ha difeso il terzo posto in 2h08’25” con 21 secondi di vantaggio sul due volte campione del mondo Abel Kirui (2h08’46”). Felix Kimutai ha completato la top 5 in 2h10’46”.
Ekiru ha vinto sette delle otto gare disputate in carriera.
“Il percorso è pianeggiante e veloce. Le condizioni climatiche erano buone durante la gara. Non ho realizzato il tempo che volevo, ma sono soddisfatto della vittoria. L’obiettivo principale di oggi era vincere. Questo era il piano quando ho parlato della strategia di gara con il mio manager. Spero di tornare l’anno prossimo nella speranza che possa andare meglio”, ha dichiarato Titus Ekiru.
La gara femminile
Judith Korir Jeptum ha trionfato nella gara femminile in 2h22’30” precedendo la portacolori del Barhein Eunice Chumba (2h26’01”), l’ugandese Immaculate Chemutai (2h28’30”) e l’etiope Abebech Bekele (2h29’43”).
Soltanto cinque atlete sono rimaste al comando insieme alla pacemaker dopo il passaggio al decimo chilometro in 33’24”. Il gruppo di testa si è ridotto a solo tre atlete al passaggio intermedio della mezza maratona in 1h10’27”: Judith Korir Jeptum, l’etiope Wude Yimer (bronzo ai Mondiali di Berlino nel 2009 sui 10000 metri) e Eunice Chumba.
Jeptum ha incrementato il ritmo al passaggio al 30 km in 1h40’04” prendendo un vantaggio di quasi due minuti nei confronti di Yimer e Chumba. Il suo gap è diventato di 4 minuti al 40 km.
Nonostante un rallentamento negli ultimi 7 km Jeptum ha migliorato il record personale di oltre quattro minuti portandolo da 2h26’52” a 2h22’30”. La ventiquattrenne keniana si era già messa in luce durante questa stagione realizzando il personale sulla mezza maratona con 1h06’24”.
Jeptum ha vinto la quarta maratona della sua carriera su sei gare disputate dopo i successi nelle maratone di Belgrado, Venezia nel 2019 e Izmir nel 2020.
Chumba si è piazzata al secondo posto nella sua terza partecipazione alla Maratona di Abu Dhabi ripetendo lo stesso piazzamento dell’edizione inaugurale del 2018 quando fermò il cronometro in 2h20’54”. L’atleta di origini keniane ha migliorato il record personale correndo in 2h23’10” a Milano lo scorso 16 Maggio e si è piazzata al settimo posto nella gara delle Olimpiadi disputata a Sapporo.