Dolomyths Run: vincono El Azzaoui e Wyder

Dolomyths Run: vincono El Azzaoui e Wyder

16 Luglio, 2023
Foto: PegasoMedia

Dopo un terzo e un secondo posto, il marocchino Elhousine El Azzaoui è riuscito a vincere la DoloMyths Run di Canazei, che la svizzera Judith Wyder ha conquistato per la terza volta. La venticinquesima edizione della tappa italiana del circuito World Trail Golden Series ha visto al via circa 1.110 concorrenti di 26 nazioni.

Elhousine El Azzaoui ha finalmente posto la firma nel prestigioso albo d’oro della DoloMyths Run, di cui ha vinto la venticinquesima edizione sabato 15 luglio, dopo un terzo e un secondo posto rispettivamente nelle edizioni 2019 e 2021.

“Triplete”, invece, per la svizzera Judith Wyder, già prima nel 2019 e 2021.  

Uomini – Cronaca

Elhousine El Azzaoui, marocchino residente in Svizzera, ha attaccato subito: sul tratto in erba della pista da sci “Del Bosco” ha impresso un ritmo molto severo che ha determinato una prima selezione al vertice della gara e al quale ha risposto soprattutto il norvegese Stian Angermund, già due volte primo a Canazei.

Il passaggio alla “Forcella” – I due si sono presentati in tandem ai 2.239 m del Passo Pordoi e ai 2.829 m di Forcella Pordoi, lo spettacolare passaggio dove li attendeva l’abituale bagno di folla di appassionati ed escursionisti, capaci di un calore da tappa dolomitica del Giro d’Italia. Qui, al termine delle interminabili inversioni, lo svizzero Roberto Delorenzi è transitato da solo, in terza posizione, con 38 secondi dalla coppia di testa, seguito dal francese Frédéric Tranchand (59 secondi), dall’azzurro Daniel Pattis (a 1’41”) con il polacco Przedwojewski. 

Al Piz Boè (3.152 m, punto più alto del percorso) il norvegese è passato per primo dopo 1:18’23” di gara, con un paio di secondi di vantaggio sul compagno di fuga marocchino, quindi a 33 secondi ha scollinato Delorenzi, a 38 secondi Tranchand e a 51″ Pattis. Appena iniziata la discesa, però, Elhousine El Azzaoui ha sfoderato l’attacco decisivo: si è lanciato senza remore nella parte più tecnica della discesa e Angermund, che è pure uno specialista delle discese, non aveva più le energie per rispondere. Per il marocchino è stata una marcia trionfale di 11 km verso il traguardo di Canazei e dietro non sono mancate le sorprese. Al rifugio Boè, Angermund era infatti transitato con un gap di 22 secondi di ritardo dal leader, ma alle sue spalle, a soli 29 secondi, si era nel frattempo formato un terzetto con De Lorenzi, Pattis e Tranchand. 

Sul traguardo – Il norvegese in Val Lasties è stato raggiunto dai tre, con i quali ha combattuto fino al ritorno a Canazei, dove si sono presentati in quest’ordine: Delorenzi, Tranchand, Angermund quarto e Pattis quinto. Solo sesto il leader del circuito Gtws 2023, lo spagnolo Manuel Merillas (primo a Zegama), seguito dal premanense Mattia Gianola, con Mattia Bertoncini nono.

Donne – Cronaca

Senza scossoni la sfida femminile, con Judith Wyder sempre al comando. A Forcella Pordoi è transitata con un vantaggio di 1’19” sulla Laukli e 1’40” sulla Carsolio, di 4’03” sulla spagnola Osa Ansa Malen e di 6’10” sull’azzurra Alice Gaggi. Al Piz Boè il divaria tra la svizzera e la statunitense era ancora di 1’16”.

Il podio è stato così completato dalla statunitense Sophia Laukli (seconda a 2’31”) e dalla messicana Karina Carsolio, arrivata a Canazei dopo 4’24” dalla vincitrice. Quarta la spagnola Osa Ansa Malen (a 7’31”) e quinta, nonché prima tra le italiane, la valtellinese di Morbegno Alice Gaggi, a 13’27”.