Finale Diamond League Zurigo: super giavellotto con Rohler

Finale Diamond League Zurigo: super giavellotto con Rohler

29 Agosto, 2014

Per la prima delle due finali della IAAF Diamond League, il Weltklasse di Zurigo non ha regalato il risultato sensazionale ma è stato un insieme di tante gare molto incerte e avvincenti grazie anche alle buone condizioni climatiche dopo la pioggia e il freddo degli Europei.
Tra i tanti bei risultati spicca l’eccellente 87,83 del 22enne giavellottista tedesco Thomas Rohler che ha vinto la seconda gara stagionale di Diamond League dopo Glasgow e conquista il diamante riscattando così la delusione per il 12° posto agli Europei sulla stessa pedana. Da sottolineare anche il record di Trinidad and Tobago del giovane campione olimpico Keshorn Walcott che ha lanciato l’attrezzo a 85,77 classificandosi secondo davanti al bronzo europeo Tero Pitkamaki. Il campione europeo Antti Ruuskanen si è dovuto accontentare del sesto posto con 83.85m. L’egiziano Abdelrahman El Sayed, primo nella classifica della Diamond Race prima di Zurigo, si è piazzato quarto con 83.62.

Salto triplo maschile: TAYLOR STRAPPA IL DIAMANTE ALL’AMICO CLATE
Il campione olimpico Christian Taylor si è aggiudicato il successo di tappa e quello finale nella Diamond Race con un salto da 17,51 proprio all’ultimo tentativo e ha strappato il successo all’amico rivale Will Claye che saltando con il cappellino ha migliorato da 17,24 a 17,39 nel salto successivo. Il fresco campione europeo Benjamin Compaoré, terzo con 17,45, ha quasi ripetuto la misura che gli ha regalato l’oro europeo sulla stessa pedana svizzera.

100 metri maschili: BAILEY COLE SOTTO I 10 SECONDI 
Il giamaican Kemar Bailey Cole non ha fatto rimpiangere l’assenza del compagno di allenamenti Usain Bolt vincendo in un ottimo 9”96 davanti allo statunitense Mike Rodgers (10”05) e al campione europeo James Dasaolu della Gran Bretagna (10”06), Asafa Powell (10”07) e il campione europeo dei 200 metri Adam Gemili (10”14)


200 metri maschili: EDWARD SOTTO I 20 SECONDI 
La pista del Letzigrund si è confermata ancora una volta magica per i 200 metri. Il panamense Alonso Edward ha fermato il cronometro in 19”95 coronando un’ottima stagione nella quale ha vinto anche a Roma e Losanna. Edward, secondo ai Mondiali di Berlino 2009 alle spalle di Bolt, si è preso la rivincita nei confronti del giamicano Nickel Ashmeade che lo aveva sconfitto Domenica a Birmingham e lo superato nella Diamond Race di appena 1 punto.
 

400 metri maschili: NUOVO TRIONFO DI MERRITT
In assenza del rivale di Grenada Kirani James che ha chiuso la stagione, il campione del mondo statunitense Lashawn Marritt ha conquistato un altro successo in 44”36 prima di alzare lo scintillante trofeo dei diamanti che aveva già messo in cassaforte prima di Zurigo dopo una stagione ricca di grandi risultati. Su tutti i due tempi sotto i 44 secondi di Eugene e Losanna in occasione di due duelli memorabili con James. Secondo posto per l’altro statunitense Gil Roberts (44”95) e terzo per il campione africano Isaac Makwala (45”03).

100 metri femminili: CAMPBELL BROWN VINCE IL DIAMANTE 
L’assenza della statunitense Tori Bowie, infortunatasi a Birmingham, ha aperto la lotta per la vittoria finale della Diamond Race ad ogni risultato.

La gara di Zurigo decideva tutto. Chi vinceva sulla pista del Letzigrund portava a casa il diamante. E’ stato necessario il photo-finish per decretare la vincitrice tra Veronica Campbell Brown e Murielle Ahouré. La giamaicana ha trionfato con lo stesso tempo di 11”04 e ha potuto sollevare il trofeo dei diamanti.
La regina degli Europei di Zurigo 2014 Dafne Schippers si è confermata su grandissimi livelli stabilendo il terzo tempo più veloce della sua carriera con 11”10 tagliando il traguardo in quarta posizione dietro alla nigeriana Blessing Okagbare (11”06). L’olandese ha detto di voler continuare a gareggiare nelle prove multiple in futuro. “Corro veloce grazie anche agli allenamenti per l’eptathlon”, ha detto Dafne Schippers.

100 ostacoli femminili 
Una caduta sull’ultimo ostacolo è costata cara alla leader della Diamond Race Queen Harrison che ha perso così la possibilità di aggiudicarsi il diamante. Ne ha approfittato l’altra statunitense Dawn Harper Nelson che ha conquistato il successo di Zurigo e quello della classifica finale. La campionessa olimpica Sally Pearson si è classificata terza in 12”71 precedendo di un centesimo di secondo la vincitrice degli Europei di Zurigo Tiffany Porter.

Salto in alto femminile: KUCHINA EGUAGLIA I 2 METRI

Maria Kuchina ha superato i 2 metri al primo tentativo e si è portata a casa il successo di tappa e la vittoria nella Diamond Race. La giovane croata Ana Simic valica 1,98 alla prima prova prima di sbagliare tre prove a 1.98. Alessia Trost ha ripetuto lo stesso nono posto degli Europei con 1.89, un centimetro in meno rispetto a quanto fatto nella rassegna continentale

Lancio del peso maschile: IN TRE OLTRE I 21 METRI- HOFFA SUPERA STORL CON 21,88

Altra grande gara con tre uomini in grado di superare la barriera dei 21 metri. Lo statunitense Reese Hoffa ha piazzato il lancio vincente di 21.88. Eccellenti anche Joe Kovacs, campione statunitense 2014 e unico uomo in questa stagione a superare i 22 metri, che ha piazzato un miglior lancio da 21.43, sette centimetri in più rispetto al campione europeo di Zurigo 2014 David Storl

Salto con l’asta femminile: MURER VINCE MA BUCHLER BATTE IL RECORD SVIZZERO 
Fabiana Murer ha vinto la classifica generale grazie al successo nella finale al termine di una gara perfetta senza errori fino alla misura che le ha regalato la vittoria di 4,72 prima di sbagliare tre prove a 4,82. Il pubblico svizzero ha festeggiato la beniamina di casa Nicole Buchler che ha migliorato il record svizzero due volte prima con 4.62 e successivamente con 4.67.


Salto in lungo femminile: SPANOVIC PRIMA A ZURIGO MA BARTOLETTA VINCE LA DIAMOND RACE 
La serba Ivana Spanovic, medaglia d’argento europea sulla stessa pedana e bronzoai mondiali indoor e outdoor, ha vinto con 6.80 battendo di due centimetri la leader sdella Diamond Race Tianna Madison Bartoletta Bella gara della ticinese Irene Pusterla, che ha conquistato un ottimo quarto posto stabilendo il suo personale stagionale eguagliato di 6.65 mancando di un centimetro il terzo posto occupato dalla campionessa olimpica e mondiale Brittney Reese.


Lancio del disco femminile: PERKOVIC VINCE IL TERZO DIAMANTE CONSECUTIVO 
Sulla pedana del trionfo europeo con 71.08 (misura che non si registrava a livello mondiale dal 1992) Sandra Perkovic ha vinto la gara con la misura di 68.36m all’ultimo lanco dopo aver realizzato 67.32 e 67.64 rispettivamente al terzo e al quarto lancio.. E’ il terzo successo della croata in Diamond Leagur. .La statunitense Gia Lewis Smallwood, l’unica a aver battuto la Perkovic l’anno scorso a Glasgow, ha superato la barriera dei 67 metri con 67.32m al secondo tentativo


400 ostacoli maschili: GRANDE FESTA PER HUSSEIN; L’EROE SVIZZERO

Il pubblico svizzero ha potuto celebrare degnamente il nuovo record personale dell’eroe svizzero Kariem Hussein che sole due settimane dopo il trionfo europeo sulla stessa pista ha miglioarto il suo record personale di 26 centesimi di secondo con 48”70 classificandosi quarto nella gara vinta dal sudafricano Corenll Fredericks in 48”25 davanti al vice campione olimpico e mondiale Michael Tinsley (48”31) che si è aggiudicato la Diamond Race con 21 punti davanti a Javier Culson (terzo a Zurigo 48”53).

Staffetta 4×100: RECORD NAZIONALE DELLA GRAN BREATAGNA 
Ancora Gran Bretagna come undici giorni fa quando il quartetto della Union Jack si impose davanti alla Francia e alla Russia. Le ragazze britanniche si sono ripetute ancora vincendo a suon di record nazionale con 42”21 precedendo la Giamaica (42”33) e gli Stati Uniti (42”48). Ancora quarto posto per la staffetta italiana che ha ripetuuto lo stesso piazzamento degli Europei con 43”86 con un quartetto diverso nel quale Martina Giovanetti ha preso il posto dell’infortunata Irene Siragusa. Della formazione azzurra hanno fatto parte Marzia Caravelli, Martina Amidei e Audrey Alloh. Come agli Europei la Svizzera e l’Olanda non hanno terminato la gara.