Due generazioni di maratonete al confronto: a Francoforte, Catherine Bertone si è classificata 16a in 2:35’35” (prima della categoria F50); Aurora Bado (under 23) ha chiuso invece in 17a posizione, con 2:36’10”, il debutto in maratona.
Quasi come madre e figlia, le due azzurre hanno condiviso i chilometri centrali della gara tedesca transitando alla mezza maratona in 1:16’11”, in una giornata piovosa e ventosa.
A livello assoluto, ad aggiudicarsi la Mainova Frankfurt Marathon sono stati il keniano Brimin Misoi e l’etiope Buzunesh Gudeta.
Misoi ha bissato il successo dell’edizione precedente, tagliando il traguardo della gara maschile nella Festhalle di Francoforte in 2h04’53”, secondo miglior crono di sempre di questa manifestazione, dopo il record del percorso stabilito dal connazionale Wilson Kipsang con 2h03’42” nel 2011.
Il trentaquattrenne Misoi è diventato il primo atleta a vincere due edizioni consecutive della maratona tedesca dai tempi della doppietta di Kipsang nel 2010 e nel 2011.
Gli etiopi Mulugeta Uma e Guye Adola si sono piazzati al secondo e al terzo posto, correndo rispettivamente in 2h06’47” e in 2h07’44”.
Misoi ha lanciato l’attacco decisivo al 23 km e soltanto Adola è riuscito a tenere inizialmente il ritmo dell’atleta keniano, per poi staccarsi attorno al 28° km.
Il tedesco Simon Boch è stato il migliore degli atleti europei, nono con 2h12’32”.
Anche a livello femminile la vincitrice Buzunesh Gudeta ha realizzato il secondo miglior tempo nella storia della gara, chiudendo in 2h19’27”. Per soli 17” il primato femminile del percorso rimane alla keniana Valariy Ayabeyi: 2h19’10” realizzato nel 2019.
La keniana Winfridah Moseti si è piazzata seconda migliorando notevolmente il record personale con 2h20’55”. Primato personale anche per la connazionale Sharon Arusho, terza con 2h22’07”.
La prima delle europee è stata la tedesca Miriam Dattke, undicesima in 2h28’12”.