Sarà una settimana quella che ci porta verso il primo week end di novembre assai importante. Agonisticamente parlando l’appuntamento clou è quello di New York.
La maratona per antonomasia. Infatti, non appena qualcuno inizia a correre automaticamente nel suo cervello, si apre uno scomparto con la scritta: Big Apple. Traduzione: voglio essere sulla linea di partenza a Fort Wadsworth e sciropparmi il ponte di Verazzano, il Queensborough Brigde, la First Avenue e Central Park.
Anche chi scrive, non è stato immune dal morbo, avendovi preso parte qualche lustro fa. Una fatica? Ma manco per idea. Una festa continua dal primo all’ultimo miglio. Un grande affare per le agenzie di viaggio di tutto il mondo, italiane comprese, che dopo la grande debacle del 2012 (uragano Sandy), maratona annullata, sono tornati a fare lauti guadagni.
Non meno di 3000 saranno gli italiani al via, almeno stando alle ultime informazioni carpite a mezzo “radioscarpa”. Tra questi anche gli azzurri della corsa in montagna Martin e Bernard Dematteis dati non in ottime condizioni di forma, dopo una stagione passata tra i monti (sono i migliori del convento) oltre al “maturo” Giovanni Gualdi.
Sarà la solita scorpacciata africana? E’ assai probabile, non resta che sedersi davanti alla televisione e seguirla.
L’altro punto focale di domenica prossima riguarda le elezioni alla presidenza della Fidal. Un momento assai atteso, dopo le sconfitte patite con “zero tituli” alle ultime Olimpiadi, che hanno fatto il paio con i Mondiali di Pechino, mentre a Mosca tornammo con il solo argento di Valeria Straneo nella maratona. I candidati alla sbarra due: Alfio Giomi, presidente uscente e Stefano Mei ex azzurro degli anni Ottanta, già campione d’Europa dei 10.000.
Sulla ipotetica linea di partenza si erano presentati in quattro, oltre ai due nomi già citati Massimo Di Giorgio e Carlo Grippo, altri due ex azzurri, un saltatore e un mezzofondista, entrambi meritavano migliore fortuna non fosse altro per la loro signorilità, passione e competenza che hanno messo nella sfida presidenziale.
Il favorito è l’ex presidente ma pare che Stefano Mei (o Mei o mai…) sia in grande rimonta. Staremo a vedere. L’unica cosa che ci si possa augurare e che finalmente possa mutare il vento, non solo di certo in termini assoluti (medaglie), ma che d’impianti (vedi cosa accade a Milano senza l’Arena) e che l’atletica torni ad essere la disciplina che faccia proseliti, non solo in strada, ma anche in pista.
Non è finita. Sempre domenica si assegna il titolo italiano di maratona sul Lago Maggiore, esattamente a Verbania. Tra qualche tempo chiederemo agli addetti ai lavori e agli appassionati il nome dei vincitori….