Dopo una settimana di sosta (più che salutare dopo la scorpacciata olimpica) chi si attendeva l’ennesima considerazione atletico/olimpica andrà deluso. Non ho più intenzione di parlarne. Argomento sviscerato in ogni dove, salvo in televisione (mamma Rai) dopo la chiusura dei Giochi neppure una considerazione… Ah già, sono ripartiti il campionato e la Formula Uno.
Due sono le notizie di un certo interesse che hanno catalizzato il mondo dell’atletica. La prima. L’ha sparata alla grande a fine agosto La Gazzetta dello Sport che ha lanciato la sfida Usain Bolt vs Wayde Van Niekerk, in altre parole la velocità nel senso più ampio del termine. E dove potrebbe avere luogo questa sfida? Niente di meno che all’Arena Civica di Milano, intitolata a Gianni Brera. Per inciso il mitico giuanbrerafucarlo, così si firmava il padre di tutti i giornalisti sportivi del dopoguerra, si scomoderebbe da lassù per sedersi su quegli antichi gradoni e godersi lo spettacolo.
L’articolo è senza dubbio una provocazione ben riuscita, ad ogni buon conto, si cercava di fare di conto, ovvero quanto dollaroni sonanti dovrebbero sborsare sponsor per avere i due duellanti pronti ad accucciarsi sui blocchi di partenza dei 300 metri. E sì, non 200 dove Bolt avrebbe vita facile, non i 400 dove il sudafricano neo primatista mondiale del giro della morte la spunterebbe, ma i 300, distanza spuria che il sottoscritto vide correre un mare di anni fa proprio all’Arena, sotto un vero e proprio diluvio, vinti dal grande Pietro Mennea.
Tre quarti di giro per mandare in solluchero gli amanti dell’atletica, sono il sogno proibito di una notte di fine estate. Purtroppo l’Arena ora per i grandi avvenimenti è inagibile, il manto deve essere rifatto, questo avverrà il prossimo anno. Oltre ai due contendenti, occorre creare una manifestazione di contorno, non di certo di carattere regionale, le spese per la comunicazione e la somma d’ingaggio di Bolt e Van Niekerk oltre a un premio a chi vince. Chi arriva secondo no! E il rifacimento della pista.
Gli introiti potrebbero arrivare dall’incasso dei biglietti (sono convinto che all’Arena si possa fare a botte per entrare), dagli sponsor, dai diritti televisivi. Fatti due conti (non li ho calcolati io, mi sono rivolto a un organizzatore di eventi), si arriva comodamente a circa 1 milione di euro. Tanti? Vedete voi. Nel frattempo posso solo garantire che tra i due Usain e Wayde c’è feeling, si sono allenati insieme la scorsa primavera, ha fatto il giro dei social la foto dopo la loro impresa, avvenuta a pochi minuti di distanza dalla finale dei 100 a quella dei 400. In più Van Niekerk è di stanza a Gemona del Friuli durante l’estate, ama l’Italia e da quelle parti (Friuli) c’è un organizzatore che è convinto di riuscire nell’intento.
La seconda notizia è il cambio dell’allenatore di Alessia Trost. Da Gianfranco Chessa a Marco Tamberi papà di Gimbo, che in questi giorni occupa anche qualche spazio sui quotidiani. Annunciato durante i Giochi in diretta tv dal presidente del Coni Malagò! Un esclamativo è troppo poco, ma se ne scrivo di più il correttore automatico m’indica errore.
Termino con un abbraccio agli amici di Amatrice, che non ho mai conosciuto personalmente, ma che ne sono certo ripresenteranno il prossimo anno la loro creatura, la “Amatrice – Configno”, così come lo stesso meeting di Rieti, cancellato per il sisma ha già chiesto il reinserimento nel calendario EAA per il 2017.