A tutta Valeria

A tutta Valeria

08 Aprile, 2020
Foto Giancarlo Colombo

Iniziamo a dire che quando telefoni a Valeria Straneo ti trovi di fronte a un mare di serenità e di semplicità che in periodi come questo apre veramente il cuore. Valeria, nonostante tutto, sa affrontare avversità non comuni (non sto parlando di atletica), con una limpidezza senza eguali. Ha un modo di esporre le cose molto invidiabile. La maratoneta azzurra è molto intervistata in questo periodo, noi di Correre l’abbiamo avvicinata per trattare l’argomento Giochi di Tokyo rimandati di un anno (lo faremo anche con altri atleti azzurri N.d.R.). Sentiamo la sua opinione.

“Non posso essere felice”, ammette senza troppo tergiversare, anche se approva totalmente la presa di posizione del Comitato Olimpico: “Prima la salute”.

“E pensare che la mia preparazione al momento del quasi stop era molto buona. D’accordo, il minimo per Tokyo (2h29’30”) non l’avevo ancora realizzato, ma dopo il titolo nella mezza di Verona a metà febbraio chiuso in 1h11’34” ero convinta di centrarlo. Tenete presente che il tracciato veronese è tutt’altro che scorrevole. Era nelle mie intenzioni quello di schierarmi al via alla Maratona di Amburgo del 19 aprile, poi è andato tutto a catafascio. Ancora ai primi di marzo mi trovavo in raduno a Tirrenia con Giovanna Epis con i tecnici Gianni Crepaldi e Claudio Panozzo, mi sorbivo 180 km la settimana…Insomma chi s’immaginava una cosa simile. Adesso cerco di farmi andare bene anche questa situazione, devo stare attenta, c’è la gente che t’insulta se ti vede correre, non era mai successo, ad ogni buon conto nell’ultimo lavoro fatto bene, mi sono sciroppata 18 km, in casa uso la spin bike e davanti alla mia abitazione posso fare qualche allungo. Non sono di certo il tipo per le polemiche, mi adeguo”.

Olimpiadi rimandate di un anno esatto, ritiene che sia il momento di tirare i remi in barca?

“Assolutamente no! Devo solo stare bene, tenere lontano i malanni, gli infortuni che possono minare la mia preparazione. Non sono di certo io che dico basta. Questo statene certi”.

Intanto oltre all’attività di maratoneta si occupa  dei due figli di 12 e 14 anni che hanno iniziato a seguire mamma Valeria in qualche occasione.

Forza Valeria l’importante è crederci!