Valeria Straneo: passa da Valencia la strada verso le Olimpiadi di Tokyo

Valeria Straneo: passa da Valencia la strada verso le Olimpiadi di Tokyo

02 Dicembre, 2020
Contrariamente al suo aspetto e al suo carattere dolce e cordiale, quando si pone degli obiettivi, state certi che li centra sempre. Si parla di Valeria Straneo, mamma alessandrina di quarantaquattro anni che domenica a Valencia tenterà di centrare il minimo sulla distanza classica della maratona per la terza Olimpiade della sua carriera in maratona, dopo aver conquistato due prestigiose medaglie d’argento a Mosca 2013 (mondiali) e Zurigo 2014 (Europei).
Parto venerdì, dice l’azzurra, mi accompagnerà il mio manager Marcello Magnani. Un iter abbastanza complesso per il via domenica mattina: prima di partire devo sottopormi al tampone in Italia. All’arrivo dobbiamo dimostrare che questo non sia più vecchio di 72 ore, in seguito veniamo condotti in un hotel dell’organizzazione e ci sottopongono a un ulteriore “tampone rapido”. Se tutto è regolare c’è assegnata la camera d’albergo. In altre parole siamo in una sorta di “bolla” come lo era stato a Gdynia (Polonia) per il mondiale di mezza metà ottobre”.
Obiettivo?
Il minimo olimpico stabilito in 2h29’30”. Lo spero, sarebbe la mia terza Olimpiade, a Londra nel 2012, ho chiuso all’ottavo posto divenuto, poi settimo, in seguito a una squalifica di una maratoneta per doping, a Rio ho terminato 14ª, dopo una preparazione molto tribolata”.
In che condizioni affronti la maratona spagnola?
Vorrei premettere che è un anno che non faccio una gara sui km 42,195, l’ultima proprio Valencia un anno fa. Ammetto di esser stanca di continuare ad allenarmi e non a gareggiare, ho vissuto un anno, dove continui ad allenarti e non concretizzi nulla, la preparazione per una maratona è lunga, se poi non riesci a partire, ti crolla il mondo addosso”.
Quanti chilometri settimanali ti sei sciroppata?
Una media di 150, con picchi di 180. Sto abbastanza bene, quest’anno non ho avuto infortuni, la preparazione è andata discretamente bene solo un affaticamento a un polpaccio, una cosetta da nulla”.
Che notizie ha sulle tue avversarie?
Parlano di cast di altissimo valore, con tutte le migliori spagnole, keniane ed etiopi, donne da 2h18’ a 2h20’”.
Che clima ti auguri di trovare?
Lo scorso anno siamo partite con 10º, siamo arrivate con la colonnina di mercurio che ne segnava 20º, poi il lunedì non si poteva uscire dalla pioggia. Di solito il clima è abbastanza buono da ottenere un ottimo riscontro cronometrico”.
Verrà in Spagna anche Stefano Baldini che ti segue come tecnico?
No, abbiamo concordato una gara più accorta di quello dello scorso anno quando finii in 2h30’44” con un passaggio a metà gara troppo veloce”.