Valentina Trapletti, dall’oro di Antalya a Parigi

Valentina Trapletti, dall’oro di Antalya a Parigi

15 Maggio, 2024
Foto Francesca Grana

Le prospettive di Valentina Trapletti – marciatrice azzurra oro mondiale ad Antalya insieme a Fortunato – verso gli Europei di Roma e i Giochi Olimpici Parigi 2024.

Semplice? Sì. Sicura? Altrettanto. Simpatica? Anche. Tre aggettivi per identificare Valentina Trapletti, marciatrice azzurra che ad Antalya a fine aprile, inaspettatamente, con Francesco Fortunato ha conquistato l’oro nella marcia staffetta a coppie. Specialità che fa storcere il naso a molti aficionados del tacco e punta, in primis per i km 42,195, che è la distanza della maratona, poi per il periodo di stop tra un cambio e l’altro.

Per cercare di conoscere questi, che non sono di certo segreti, si fa un salto a Sesto S. Giovanni (hinterland milenese) nell’impianto intitolato a Pino Dordoni e si scambia qualche impressione con Valentina, 38 anni marciatrice in forza all’Esercito. “Abbiamo (io e Francesco) dovuto sorbirci il ritiro e la conseguente drammaticità del ritiro di Massimo Stano. Tutte le responsabilità erano cadute su di noi. Io ho fatto la mia solita gara, con la solita grinta e determinazione. Tra l’altro non abbiamo preso neppure un’ammonizione“. Alessandro Gandellini responsabile azzurro della marcia che ci teneva compagnia, confermava il tutto. Valentina ha marciato gli ultimi 2 km a un ritmo infernale: 4’16” e 4’12”, recuperando quattro posizioni e andando a vincere a dispetto di ogni pronostico, che al massimo vedevano la coppia azzurra nei primi cinque. 

Valentina Trapletti, milanese doc, viene accompagnata dal babbo a tutte le prove o quasi, del Trofeo Frigerio, manifestazione del tacco e punta che esiste da tempo immemore. Poi i colori del Cus Milano, della Bracco, ora dell’Esercito, con Fabio Martelli.

Valentina alta 1,75, avrebbe potuto benissimo dedicarsi al salto in lungo o al salto in alto. Invece no. Marcia o crepa. Fatica e ancora fatica. I risultati alla fine sono arrivati: 12 titoli italiani e 25 maglia azzurre. Non una bazzecola! 
Al mio attivo cinque mondiali, sempre sulla 20 km di marcia, a Eugene nel 2022 sono arrivata ottava, agli ultimi Europei a Monaco, quinta. Ho una sola partecipazione olimpica ai Giochi a Tokyo. Speravo anche di vestire l’azzurro a Rio nel 2016, avevo il minimo ma avevo davanti: Rigaudo, Giorgi e Palmisano“. 

Adesso cosa l’attende?

Intanto sono in raduno a Formia, poi il primo giorno degli Europei a Roma, si parte subito con la marcia. Gara e via tutti a Roccaraso. Ci si allena in quota per arrivare tirati a lucido a Parigi. Non chiedetemi se oltre alla 20 km verrò schierata anche nella staffetta. Deciderà Antonio La Torre”. 

Ci racconta brevemente come ha trascorso il periodo di tempo tra la sua frazione (seconda) e l’ultima? 

Pensavo a un tempo infinito. Invece è trascorso velocemente. Arrivi, ti rilassi un momento, ti cambi, vai alla toilette, ti sorbisci gli energetici e cammini lentamente nel recinto di sosta. Il tempo mi è passato veloce”. 

Roma e Parigi. Traguardi minimi? 

Non faccio previsioni. Non mi hanno mai portato fortuna. Dopo una vacanza al mare che amo moltissimo. Ad esempio ricordo ancora il viaggio in Oman su delle spiagge bianchissime e un mare cristallino, con Giorgio il mio compagno”. 

L’ultima domanda è rivolta ad Alessandro Gandellini: Pregi e difetti di Valentina.

Ha uno stile non perfetto ma quasi, marcia bene. È un’agonista. In gara dà tutto. Non benissimo, forse, negli allenamenti…”