Tragedia all’ultramaratona cinese: 21 morti

Tragedia all’ultramaratona cinese: 21 morti

24 Maggio, 2021
Foto Getty Images
Il freddo e le intemperie hanno sorpreso i partecipanti durante una 100 km nella zona del fiume Giallo. Tragico epilogo, tra le vittime anche il campione Liang Jing e il paratleta Huang Guanjun

Il bilancio è tragico: 21 corridori hanno perso la vita domenica durante un’ultramaratona in Cina. Pioggia, grandine e forte vento hanno sorpreso partecipanti e organizzazione trasformando una giornata di sport in un vero e proprio inferno per i 172 partecipanti vestiti solo con pantaloncini e maglietta.

La gara di 100 km è iniziata alle 9 del mattino di sabato da una zona panoramica in un’ansa del fiume Giallo nota per le sue scogliere a picco e le colonne di roccia. Verso le 13 il tempo è cambiato drasticamente, portando grandine, pioggia  e forti venti che hanno precluso la visibilità e messo in seria difficoltà i runner. Il vento è diventato così forte che “era difficile stare in piedi e andare avanti”, ha dichiarato un sopravvissuto a Xinhua News. “Quando il vento era più forte, dovevo afferrare il terreno con entrambe le mani per evitare di essere trascinato… Non ho sentito altro che freddo … sono svenuto a metà della montagna.”

“In qualità di organizzatori della maratona, proviamo un profondo senso di colpa , ha detto il sindaco della città di Baiyin, Zhang Xuchen “Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle vittime e la nostra profonda solidarietà alle famiglie in lutto e a coloro che sono stati feriti.

Secondo i media locali, è stato attivato uno spiegamento di forze, con oltre 1.200 soccorritori inviati, assistiti da droni per immagini termiche, rilevatori radar e attrezzature varie ma addirittura una frana a seguito del maltempo ha ostacolato i lavori di soccorso.

Tra le vittime confermate anche il campione Liang Jing, padre di una bimba di 2 anni e Huang Guanjun, che aveva vinto la maratona dei Giochi Paralimpici Nazionali della Cina nel 2019 nella categoria non udenti.

Huang Guanjun, disabile, partecipava per il premio in denaro

Liang Jing era uno degli ultramaratoni più affermati in Cina, ed era affettuosamente soprannominato “Liang God” e “Generale Liang” per le sue abilità. In carriera il 31enne ha vinto numerose gare di lunga distanza, tra cui l’Ultra Gobi nel 2018, una gara di 400 km attraverso il deserto del Gobi. Secondo le foto scattate all’inizio della gara di sabato, ampiamente diffuse sui media cinesi, aveva indosso solo pantaloncini, una giacca sottile e un cappellino da baseball. Quando è stato trovato dai soccorritori, non aveva già più segni vitali.

Huang Guanjun, non udente dall’età di 1 anno, aveva problemi economici e partecipava spesso alle gare con la speranza di ottenere il premio in denaro. La gara in cui ha perso la vita aveva messo in palio 1.600 yuan (circa 200 euro) per i finisher.

Una tragedia che, pur con un numero di vittime drammaticamente più alto, ricorda la dinamica dell’edizione 2009 del Mercantur, l’ultra maratona in cui tre concorrenti, sorpresi da un temporale in quota, persero la vita mentre cercavano di tornare indietro.