Stramilano, la più amata dai milanesi

Stramilano, la più amata dai milanesi

27 Marzo, 2018
Foto Giancarlo Colombo

Facile a dirsi, ma organizzare, allestire e far funzionare una competizione non è facile. Di cosa parlo? Della mamma di tutte le corse su strada italiane del dopoguerra (secondo conflitto mondiale): la Stramilano. Un evento entrato nel cuore dei milanesi, che quasi 50 anni fa accettarono di buon grado di farsi “targare” e sborsare un importo in lire per correre per le vie di Milano. L’idea ebbe subito un grandissimo successo, una moltitudine impressionante di persone da allora ha preso parte a questa manifestazione, che si è ingrandita a dismisura, diventando l’antesignana di quasi tutte le corse su strada italiane.

Senza la Stramilano, sarebbero nate le varie maratone in giro per la penisola? Questa una domanda che mi pare giusto porgersi. Probabilmente una risposta non c’è. Sta di fatto che qualora non ci fosse stata questa iniziativa, molte persone non si sarebbero dedicate al jogging, al running, alla voglia di correre in compagnia, alle maratone, alle mezze, adesso al trail, all’urban running e chi più ne ha ne metta, come si dice in gergo.

La Stramilano ha festeggiato domenica la 47ª edizione, l’ha fatto in modo magnifico, cercando di conservare quel fascino antico di “non competitiva”, non perdendo il contatto con l’attualità dell’atletica che vuole gare internazionali con “crono” eccellenti. Di acqua sotto i ponti n’è passata parecchia, dalle prime edizioni con partenza e arrivo all’interno dell’Arena, con percorsi lungo i viali della cosiddetta circonvallazione di Milano, sino alle gare internazionali del sabato pomeriggio nel cuore del capoluogo, con i più grandi interpreti del fondo e mezzofondo mondiale. Poi il graduale ritorno alle origini.

Tutto in una mattinata: non competitiva che ora è di 10 km, la Stramilanina e la mezza maratona internazionale. C’era voglia di correre domenica mattina, bastava guardarsi attorno, era tutto un fervore di appassionati che volevano conquistare la città, ognuno con il suo carico di gioia, di voglia di esserci. Chi come il sottoscritto ha visto il via da Piazza Castello e il conseguente arrivo di Kibitok (1’00’11”) non ha potuto che gioire, insieme ai quasi seimila arrivati.

Nell’augurare Buona Pasqua a tutti. Ci si rivede per la maratona della Capitale (8 aprile).