Partiamo da un presupposto: Coleman è certamente l’uomo nuovo della velocità mondiale. E su questo fatto non ci piove, come si dice in gergo. Pensando di paragonarlo a un nuovo Bolt si deve aspettare, non la prossima estate, ma i prossimi Mondiali di Doha 2019. Forse allora quando si sarà messo in capo la corona di alloro e un crono attorno ai 9”60 nei 100 e a un 19”20 nei 200 potremo parlarne. Inutile adesso stare a fare equazioni cercando di calcolare il suo tempo (6”37) sui 60 splittandolo poi sui 100. Mancano ancora 40 metri e sono, a quanto pare, il tallone di Achille di questo velocista normodotato (1,75 di altezza) capace di partenze fulminanti, come quelle messe in mostra a Birmigham, dove ha vinto l’oro a mani basse, anche se il suo tempo di reazione allo sparo (0,151) è stato solo il terzo più veloce. Giornata lunga e difficile da seguire solo in streaming, poiché mamma Rai ha deciso così…
Un applauso va alle nostre ragazze della staffetta 4×400 (Lukudo, Folorunso, Bazzoni e Spacca) che avevano come obiettivo la finale e sono riuscite nell’intento. Hanno il sesto tempo ma vedrete daranno l’anima, anzi possibilmente la venderanno al diavolo. Niente da fare per i nostri ostacolisti Fofana e Dal Molin. Capitolo a parte Fabrizio Donato che chiude con 15,96 nel triplo e due nulli, oltre a un intervento per la fasciatura a un piede. Solo tre salti e finisce quattordicesimo.
Così via twitter dal sito Fidal, perché la regia internazionale non si è degnata di mandare in video i salti del nostro capitano. Sussurri e grida, anzi e squalifiche anche nella terza giornata a rimetterci sempre i quattrocentisti, questa volta i primi due arrivati che rispondono ai nomi di Husillos (Spa) e Santos (Dom), oro così a Pavel Maslak della Rep. Ceca come due anni fa a Portland. Tra le gare più interessanti sotto il profilo squisitamente tecnico certamente i 1500 donne Genzebe Dibaba che centra la doppietta su Laura Muir e Sifan Hassan, così come le splendide donzelle dell’asta dove la bionda Usa Sandi Morris è prima con 4,95, oppure i triplisti dove nei primi tre la differenza tra Claye (17,43) e gli altri due (Dos Santos ed Evora) sono di soli 3 centimetri.