Speciale Belgrado: ecco Bouih, bella sorpresa

Speciale Belgrado: ecco Bouih, bella sorpresa

05 Marzo, 2017
Foto Giancarlo Colombo

Ragazzi che vi siete persi! Amici della corsa lunga a Belgrado la distanza meno breve sono i 3000, quasi un aperitivo (senza patatine..) per che ama le “mezze”, le “intere” i trail e via cantando. Solo che anche per fare un 1500 di una certa levatura di chilometri occorre mangiarne e parecchi. Ne sa qualcosa il simpaticissimo Yassine Bouih, allenato da Di Saverio, che stando a quel che si dice nell’entourage della giovane Italia, sia uno dei predestinati, tanto quanto Yeman Crippa e Yohannes Chiappinelli per intenderci, ma con quel tasso di simpatia goliardica in più.

Bouih è arrivato alla finale dei 1500, vinta da quella vecchia volpe del polacco Marcin Lewandowki (stesso cognome del giocatore del Bayern di Ancelotti). Yassine ha lottato con i denti, curve strette degli impianti al coperto costringono molte volte i contendenti, a fare a spintoni, specie nei primi giri e si deve fare molta attenzione e non ruzzolare per terra. D’accordo ha preso tre secondi dal polacco che ha chiuso in 3’44”82 mentre l’azzurrino, anni 20, sarà bene sottolinearlo, ha finito in 3’47”95.
Nella giornata dove tutti si attendevano i salti di Filippo Randazzo (settimo con 7,77), a momenti il quasi non nominato Bouih (ottavo), rubava al siciliano la palma del migliore.

Rimaniamo nel mezzofondo. Spettacolo Laura Muir, scozzese, ha fatto vedere come si corrono i 1500, in attesa di ammirarla nella distanza doppia. Ancora giovane, dal carattere molto dolce quando non gareggia, si trasforma non appena entra in pista. Oggi la vedremo nei 3000, pronti a tifare per lei, oltre che a Giulia Alessandra Viola e a Yeman Crippa nella stessa finale.

Poi Fabrizio Donato (triplo), capitano, mio capitano.. e le ragazze della 4×400. Non tira una gran bella aria, non vorrei trattare ancora una volta lo spettro delle zero medaglie.

Zona Mista riprende regolarmente martedì.