La candidatura dell’ex ostacolista azzurro (49”72 nei 400 a ostacoli, nel 1981) è stata portata avanti dall’Associazione Buonatletica di Massimo Magnani. Tra gli obiettivi del programma, la visione di una Fidal “agile e snella”, “manageriale e al servizio delle società” e un piano di sviluppo della durata di due cicli olimpici che abbia come scopo quello di fare dell’atletica lo sport individuale più praticato in Italia, lavorando sui valori, sull’immagine e la cultura.
Dopo le candidature di Roberto Fabbricini, Stefano Mei e Vincenzo Parrinello, per la corsa alla presidenza della Fidal si è aggiunto il nome di Saverio Gellini, proposto nella serata di mercoledì 18 novembre dall’associazione Buonatletica, ideata dall’ex maratoneta azzurro Massimo Magnani, in passato commissario tecnico della nazionale di atletica.
Nella storia delle barriere basse
Sessant’anni (nato a Faenza, il 16 luglio 1960), ingegnere con una lunga carriera lavorativa a livello manageriale, Saverio Gellini ha legato il proprio nome alla storia italiana dei 400 m a ostacoli, entrando nell’elenco dei “meno 50” con il primato personale di 49”72 ottenuto con il terzo posto in Coppa Europa a Lille (FRA), il 4 luglio 1981.
Gruppo di lavoro
La candidatura è stata rivelata al termine di una serie di webinar organizzati per tematiche legate al governo dell’atletica. Nel programma portato avanti dal gruppo di lavoro coordinato da Massimo Magnani trovano spazio obiettivi come “Una Fidal agile e snella”, la “Managerialità” del “fare ciò che si dice”, “Fidal al servizio delle società” e un piano di sviluppo della durata di due cicli olimpici che abbia come scopo quello di fare dell’atletica lo sport individuale più praticato in Italia, lavorando sui valori, sull’immagine e la cultura.
«Sento da tempo il bisogno di restituire all’atletica un po’ del tanto che mi ha dato, non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche sotto il profilo della mia crescita umana», ha dichiarato Saverio Gellini, che online ha ricevuto complimenti e “In bocca al lupo” da altri atleti azzurri come Salvatore Bettiol, Massimo Di Giorgio, Carlo Grippo, Marco Marchei, Orlando Pizzolato e Gianmarco Tamberi.