La Reebok, azienda di Boston, fra quelle che hanno fatto la storia delle scarpe sportive, ha deciso di puntare forte sul running, a cui dedica una delle tre Business Unit in cui è strutturata l’azienda. Dopo l’ottima Harmony Road (già testata su Correre di giugno) e le sue nuove sorelle leggere, Sweet Road (267 gr.) e Harmony Racer (178 gr.), è in arrivo sul mercato italiano anche la prestigiosa Floatride.
É stata presentata il 18 luglio all’Arena di Milano, nel corso di una sessione guidata dall’ex-mezzofondista azzurro Andrea Giocondi, che ci ha spinto a testarla nelle diverse andature.
Si tratta di un modello assai innovativo, che andrà in vendita a 150€, dedicato ai runner a cui piace correre galleggiando nel massimo confort con il minimo sforzo.
L’intero disegno della scarpa é stato rivisto, ottimizzando il numero dei componenti (riducendo l’impatto ambientale), poi si sono sviluppati i migliori materiali per ciascuno di essi, riuscendo a contenere il peso in poco più di 240 grammi.
E’ la prima scarpa da running del tutto priva di cuciture (salvo quella interna a Strobel, per l’ancoraggio della soletta): la parte anteriore e centrale della tomaia è un unico pezzo di morbida maglia elastica; il retropiede è un’unica conchiglia stampata in Eva, rivestita in Lycra; nel mesopiede opera una struttura reticolare in plastica flessibile (sovrastampata su un’anima più rigida, che comprende i passalacci), che stabilizza saldamente il piede, abbracciandolo su entrambi i lati.
Ma il pezzo forte è quello che agisce sotto: la parte bassa dell’intersuola è un soffice cuscino, stampato in un nuovo elastomero espanso, con una densità inferiore del 50% rispetto ai materiali tradizionali, e caratterizzato da una struttura micro-cellulare a bolle ampie e regolari. Pur essendo molto leggero, questo nuovo materiale offre un’ottima ammortizzazione, ma al tempo stesso garantisce una corsa efficiente, grazie alla bassa isteresi. Il leggero cuscino inferiore è raccordato alla tomaia con uno strato più fermo, in EVA di media portanza, che sale bilateralmente ad avvolgere il calcagno; ha una funzione stabilizzante e di controllo della distribuzione delle pressioni, ed evita al piede un eccessivo affondamento nel materiale più morbido.
Anche la suola, in gomma a disegno reticolare, contribuisce a contenere il peso, garantendo un’ottima trazione.
La prima giornata di test ha già permesso di dimostrare quanto felice, e ben pertinente, sia stata la scelta del nome Floatride operata dalla Reebok.
(to float = galleggiare, ndr)