Reebok Floatride, un nuovo modo di galleggiare

Reebok Floatride, un nuovo modo di galleggiare

19 Luglio, 2017

La Reebok, azienda di Boston, fra quelle che hanno fatto la storia delle scarpe sportive, ha deciso di puntare forte sul running, a cui dedica una delle tre Business Unit in cui è strutturata l’azienda. Dopo l’ottima Harmony Road (già testata su Correre di giugno) e le sue nuove sorelle leggere, Sweet Road (267 gr.) e Harmony Racer (178 gr.), è in arrivo sul mercato italiano anche la prestigiosa Floatride.
É stata presentata il 18 luglio all’Arena di Milano, nel corso di una sessione guidata dall’ex-mezzofondista azzurro Andrea Giocondi, che ci ha spinto a testarla nelle diverse andature.
Si tratta di un modello assai innovativo, che andrà in vendita a 150€, dedicato ai runner a cui piace correre galleggiando nel massimo confort con il minimo sforzo.
L’intero disegno della scarpa é stato rivisto, ottimizzando il numero dei componenti (riducendo l’impatto ambientale), poi si sono sviluppati i migliori materiali per ciascuno di essi, riuscendo a contenere il peso in poco più di 240 grammi.

E’ la prima scarpa da running del tutto priva di cuciture (salvo quella interna a Strobel, per l’ancoraggio della soletta): la parte anteriore e centrale della tomaia è un unico pezzo di morbida maglia elastica; il retropiede è un’unica conchiglia stampata in Eva, rivestita in Lycra; nel mesopiede opera una struttura reticolare in plastica flessibile (sovrastampata su un’anima più rigida, che comprende i passalacci), che stabilizza saldamente il piede, abbracciandolo su entrambi i lati.

Ma il pezzo forte è quello che agisce sotto: la parte bassa dell’intersuola è un soffice cuscino, stampato in un nuovo elastomero espanso, con una densità inferiore del 50% rispetto ai materiali tradizionali, e caratterizzato da una struttura micro-cellulare a bolle ampie e regolari. Pur essendo molto leggero, questo nuovo materiale offre un’ottima ammortizzazione, ma al tempo stesso garantisce una corsa efficiente, grazie alla bassa isteresi. Il leggero cuscino inferiore è raccordato alla tomaia con uno strato più fermo, in EVA di media portanza, che sale bilateralmente ad avvolgere il calcagno; ha una funzione stabilizzante e di controllo della distribuzione delle pressioni, ed evita al piede un eccessivo affondamento nel materiale più morbido.

Anche la suola, in gomma a disegno reticolare, contribuisce a contenere il peso, garantendo un’ottima trazione.
La prima giornata di test ha già permesso di dimostrare quanto felice, e ben pertinente, sia stata la scelta del nome Floatride operata dalla Reebok.

(to float = galleggiare, ndr)