Provate per voi: Mizuno Wave Rider 24

Provate per voi: Mizuno Wave Rider 24

22 Settembre, 2020
“L’ammortizzazione è buona, piuttosto smorzante e leggermente asciutta, senza fastidiose sensazioni di affondamento, il sostegno al mesopiede è valido e la protezione del tendine di Achille è ottima, grazie al classico differenziale di 12 mm, che da sempre caratterizza i migliori modelli Mizuno.”
Vediamo nei dettagli i motivi del giudizio del nostro esperto di scarpe da running.

Grazie alla disponibilità di Mizuno Italia, ho avuto la possibilità di provare a correre con la nuova Wave Rider 24, ultima versione della storica World-shoe della Mizuno, la prima scarpa ad adottare la tecnologia Wave e da oggi anche la prima scarpa da running che incorpora il nuovo materiale Enerzy.

Infatti, la casa giapponese introduce sulla Wave Rider 24, l’ultima innovazione messa a punto al suo centro di ricerca di Osaka, che progressivamente verrà anche adottato sui nuovi modelli della gamma (a partire dalla Wave Sky 4, scarpa neutra ultra-morbida): un nuovo compound di livello mai visto prima, che, secondo quanto dichiarato da Akira Morita (product manager Enerzy della Mizuno), fornisce un ritorno di energia superiore del 56% rispetto ai precedenti, pur essendo più morbido e pertanto più confortevole. 

Le parti in dettaglio

Intersuola – Sulla nuova Mizuno Wave Rider 24 (prezzo di listino 155 €) il nuovo compound Enerzy è utilizzato nel cuneo posteriore dell’intersuola, che lavora in sinergia con l’inserto posteriore Wave in Pebax, e con lo strato superiore in U4ic. Secondo quanto dichiara la Mizuno, il risultato di questa combinazione di tecnologie si traduce nel 17% di ammortizzazione e nel 15% di ritorno di energia in più, rispetto alla precedente Wave Rider 23.

Suola – La suola, segmentata in 8 isole indipendenti, è in solida gomma anti abrasione X10, con disegno Smooth Ride.

Tomaia – La tomaia è in Air Mesh, a maglia diagonale, con linguetta integrata a manicotto avvolgente. Il sottopiede estraibile, in poliuretano traspirante completa la protezione.

Sul paio utilizzato per il test, in taglia 12 US, ho rilevato un peso di 334 grammi, e uno spessore complessivo di suola+intersuola pari a 22 mm anteriori e 34 mm posteriori, confermando pertanto il differenziale di 12 mm, comune alla taglia 9US, che la Mizuno dichiara pesare 290 grammi.

MIZUNO WAVE RIDER 24

Il comportamento su strada

Anche su questa 24a edizione di questo prestigioso modello ho apprezzato l’ottima calzata, comoda anteriormente, e piacevolmente fasciante nel mesopiede e intorno al calcagno.

Dopo averci corso, prevalentemente su asfalto, posso dire, con piacere, che anche le ultime Mizuno Wave Rider 24 hanno mantenuto il loro apprezzato carattere, migliorando ulteriormente ammortizzazione e confort.

L’ammortizzazione è buona, piuttosto smorzante e leggermente asciutta, senza fastidiose sensazioni di affondamento, il sostegno al mesopiede (anche se ridotto rispetto alla precedente versione) è valido e la protezione del tendine di Achille è ottima, grazie al classico differenziale di 12 mm, che da sempre caratterizza i migliori modelli Mizuno. La flessione del piede avviene in modo naturalmente corretto. Ma l’aspetto peculiare delle Wave 24, è che queste scarpe sono diventate ancora più vivaci, svelte e reattive: sia quando si corrono molti chilometri a velocità di crociera, sia quando si accelera, o si ripetono tratti più veloci, queste scarpe rispondono bene ai vari cambi di velocità, o di direzione.

Nonostante qualche riserva iniziale, posso dire che, in fase di carico,  queste scarpe mi sono sembrate capaci di una buona conservazione dell’energia, per poi rendere piuttosto bene in fase di spinta, dando quindi la sensazione di una buona efficienza. Credo che a ciò contribuiscano sia l’insieme dei validi materiali e componenti utilizzati (Mizuno Enerzy e Mizuno Wave in particolare), che la massa, che sulle Wave Rider è sempre contenuta. La mescola della suola è piuttosto aderente, ma grazie alla texture a tacchetti multipli stondati, in buona parte con orientamento diagonale, risulta buono anche lo smorzamento delle forze orizzontali conseguenti alla frenata, che sappiamo essere importante per prevenire lesioni ai legamenti.

In conclusione 

I test effettuati mi permettono di dire che, con le nuove Wave Rider 24, migliorate anche grazie all’ inserto nel nuovo compound Enerzy, la Mizuno ha centranto un ottimo prodotto. 

Infatti, sono scarpe neutre ad alte prestazioni, snelle e vivaci, leggere, reattive e svelte, con le quali è bello correre. Ammortizzano a dovere, ma consentono una certa percezione del suolo, sotto le dita, inoltre sembrano avere una buona durata. Hanno mostrato un comportamento, efficiente, stabile e protettivo, buono per le corse lunghe, ed ancora più valido quando si accelera, grazie alla pronta risposta ai cambi di velocità.

Ritengo siano consigliabili, in particolare, a runner evoluti ed efficienti, specie se di peso medio o medio-basso, in cerca di una scarpa polivalente di alta qualità.

Mizuno Wave Rider 24

Ai lettori

Peso 75 Kg, sono alto 182 cm. Podisti di peso diverso, o con un diverso stile di corsa, possono percepire sensazioni diverse. Ho corso con le Mizuno Wave Rider 24, nella mia taglia 12 US, fornite gratuitamente per questo test da Mizuno Italia, ma non esistono vincoli tali da condizionare l’indipendenza dei pareri forniti.

La scheda
categoria running protettive ammortizzate

uomo – misure: US da 7 a 15 – peso: g 290 – prezzo: euro 155,00
donna – misure: US da 6 a 11m – peso: g 240

Tomaia assemblata con design DynamotionFit, in Air mesh ingegnerizzato con rifiniture termosaldate e protezione interna sulla punta.
Plantare Premium, estraibile.
Intersuola in Mizuno Enerzy con inserto in U4ic tecnologia ammortizzante e stabilizzante Wave posizionata nella zona medio-posteriore; sistema di ventilazione Intercool. Differenziale 12 mm (19/31).
Suola in gomma al carbonio X10 con tecnologia SmoothRide. 

Note del produttore, categoria Mizuno: Road Running Neutral.