Pietro Mennea e quell’incredibile 12 settembre 1979

Pietro Mennea e quell’incredibile 12 settembre 1979

12 Settembre, 2017

Forza ragazzi, oggi (12 settembre) dedichiamo 200 metri di corsa a Pietro Mennea. E sì, perché trentasette anni fa a Città del Messico in occasione delle Universiadi, Pietro Paolo Mennea da Barletta stampò un incredibile 19”72 nei 200 metri, un record del mondo che ha resistito per ben diciassette anni.

Pietro Mennea ovvero Pietro Il Grande, non dall’aspetto fisico che tutti certamente ricordano, ma per come aveva sempre affrontato tutti gli impegni, tutte le gare, se n’è andato, il primo giorno di primavera del 2013, troppo presto, forse aveva ancora qualcosa da dire, o meglio da scrivere, visto che negli ultimi anni della sua vita aveva buttato nero su bianco in parecchie occasioni. Personaggio controverso, mai domo, non ha ballato una sola estate, è stato il caposaldo dell’atletica da Monaco ’72 (bronzo nei 200) sino a Seul 1988, dove è stato portabandiera. L’oro di Mosca è passato alla storia, come la sua rimonta sul britannico Wells, le sfide con Valery Borzov, con Steve Williams, i titoli europei di Roma ’74 e Praga ’78, i ritiri, i ritorni, tutto e di più un uomo che ha fatto la storia e che ci manca moltissimo.

La Fidal ha voluto ricordare questo giorno (il 12 settembre) istituendo un “Mennea Day”, che tradotto significa che in quasi tutte le regioni d’Italia si allestiscono gare sui 200 metri, in alcune regioni in più località. Chi per una ragione o per l’altra non potesse prendervi parte corra, come vuole, forte, fortissimo, adagio, adagissimo, per ricordare uno dei più grandi atleti italiani non solo dell’atletica leggera.
Oltre all’iniziativa di oggi la massima espressione organizzativa della nostra federazione all’Olimpico di Roma da qualche edizione si chiama “Golden Gala Pietro Mennea”.

Il record di Pietro Mennea – lo ricordiamo per i deboli di memoria – è ancora primato europeo. Nel mondo è stato battuto per la prima volta da Michael Johnson in occasione dei trials olimpici del 1996 con 19”66, poi lo stesso atleta ai Giochi di Atlanta fermò i cronometri a 19”32 il primo agosto dello stesso anno. In seguito arrivò Usain Bolt con il 19”30 il 20 agosto a Pechino del 2008 ed esattamente un anno più tardi a Berlino Usain scese a 19”19. Ma queste sono altre storie. Pietro Mennea resta il nostro numero uno!