Non solo Filippo Tortu. Che escalation Yeman Crippa!

Non solo Filippo Tortu. Che escalation Yeman Crippa!

05 Giugno, 2018

Di Filippo Tortu in questi giorni si è scritto tutto o quasi. E’ stato vivisezionato in ogni sua mossa atletica e anche nella sua vita normale di ragazzo di tutti i giorni. Torno pure io sull’argomento per segnalarvi che in “Zona Mista” del 26 febbraio scrissi: bookmaker internazionali hanno già quotato la sua probabile discesa sotto il muro dei 10” nei 100. Il tutto deve avvenire entro il 15 settembre. La giocata è quotata a 2,50 (traduzione se giocate 10 euro ne vincete 25), la quota si alza e di molto in caso di nuovo record italiano nei 200 (19”72) sale sino a 6,50. Chi si sente di giocare? Per essere più chiari i primati appartengono a Pietro Mennea (10”01/100) e (19”72/200) che è ancora record europeo. E come dice babbo Salvino “il gol è nell’aria”, il record è vicino, tant’è che ora i bookmakers hanno pensato bene di non accettare scommesse sulla sua probabile discesa sotto i 10”. Sparita. E’ rimasta solo quella dei 200, con una quota molto alta, oltre il 6.

Durante il viaggio sul Freccia Rossa che mi ha portato a Roma, ho domandato via sms, almeno una quarantina di amici, tra questi almeno l’80% giornalisti, poi tecnici ed esperti di atletica. Ho chiesto loro di indicarmi il probabile tempo di Filippo Tortu sui 100. Un gioco tutto qui. Hanno risposto più o meno tutti, ma il 10”04 centrato dal bimbo con le ali, l’hanno azzeccato solo in due, un giornalista che si occupa principalmente di rugby e un amico che si diletta in atletica come master. Il tempo più gettonato è stato di 10”05. Il bello è che in parecchi sono poi venuti a chiedermi chi avesse vinto. Poi dicono che i giornalisti non hanno un cuore…Esaurita questa lunghissima premessa, che premessa non è, devo notare che in tutti i quotidiani italiani del giorno dopo, quelli di giovedì 1 giugno non veniva fatta notare un’altra piccola impresa, quella di Yeman Crippa.

Il trentino delle Valli Giudicarie di stanza a Trento era al via nei 1500. Chi l’ha osservato si è subito accorto che viaggiava nelle posizioni di rincalzo, davanti si correva forte, molto forte. Infatti, ha vinto in 3’31”22 Timothy Cheruyiot, keniano, mentre Crippa segnava 3’38”22. PB (Personal best), era scritto sui risultati ufficiali, in altre parole record personale. Chi segue da vicino la nostra disciplina non potrà non accorgersi che nello spazio di un mese Yeman ha sbriciolato i suoi limiti nelle tre distanze del mezzofondo: 1500/5000/10000 portandoli a livelli assai interessanti. Leggiamoli: 1500 (31 maggio) 3’38”22, 5000: 13’18”83 (Palo Alto 4 maggio), 10.000: 27’44”21 (Londra 19 maggio). Un’impresa che porta l’allievo di Massimo Pegoretti tra le sfere più alte del mezzofondo europeo e se Filippo con le ali, sarà una delle nostre punte a Berlino insieme a Marcell Jacobs, lo sarà quasi certamente anche Yeman Crippa che come Filippo Tortu ha già nel suo palmares risultati importanti. Sognare non è proibito!