Domenica mattina in casa. L’atletica viene in soccorso in una giornata uggiosa a chi non vuole o non può uscire. Ci sono due possibilità interessanti la “Maratona di Ravenna, Città d’Arte” valevole per il campionato italiano e a Sgombico, quasi al confine con la Slovenia, il primo cross stagionale “La Carsolina” indicativo per gli Europei di specialità che si disputeranno a Tilburg (Olanda) a dicembre. Si parte da Ravenna, città dei Polenta, dove finì i suoi giorni il sommo poeta. In streaming si è potuto seguire la maratona che assegnava il titolo assoluto. Immagini nitide, perfette, nulla da eccepire, così come il commento in stile Gialappa’s che tre ex azzurri in ordine d’importanza (in base ai titoli e presenze in maglia azzurra): Francesco Panetta, Marco Marchei e Giovanni Ruggiero. Commenti con battute, fresche, spontanee che lasciavano intendere grande dimestichezza con la materia e ci mancherebbe, ma pure ironia al punto giusto. Nonostante ciò la prova valevole per l’assegnazione della maglia tricolore ha avuto per l’ennesima volta un altro decadimento. Non me ne vogliano i vincitori, bravi? No di più! Erano gli altri (maratoneti) assenti che decidono di andare a scoprire altri lidi, ma questa non è per nulla una novità, bensì ormai una consuetudine. Si va all’estero! Siamo sempre stati un popolo di esterofili, poi pagare quasi 500 euro per un pettorale a New York non si batte ciglio, se da noi il costo dell’iscrizione, non contiene una maglietta tecnica, gadget a non finire, ristori alla perfezione e quant’altro.. apriti cielo! Dichiarazione fatta in diretta dagli stessi commentatori. Consiglierei la federazione di scegliere per il prossimo anno l’assegnazione del titolo italiano a New York, nella Big Apple si potrebbe fare una sorta di trials per Tokyo 2020.
Seconda possibilità. Lo streaming ci ha portato nei pressi di Trieste per la corsa campestre. E in questo caso dobbiamo ammette che le immagini.. beh insomma. Il “drone” elevatosi in volo non mostrava nulla o quasi. I concorrenti erano alla stregua di puntini, delle formichine lungo un tracciato visibilissimo. Un sorriso a ogni buon conto l’hanno strappato, almeno per l’impegno e per il commento tutto a favore di Nekagenet Crippa… e per forza corre con i colori dell’Atletica Trieste! Il fratello maggiore di Yeman si sarà guadagnato un posto al sole (convocazione in azzurro) battendo i vari El Mazoury e Razine sulla carta più forti ed esperti di Neka. Tra le donne Nadia Battocletti, 18 anni, alla prima uscita con le azzurre della nazionale maggiore ha detto subito: io ci sono e corro forte!
Chi scrive si aspettava un risultato migliore da parte di Isabel Mattuzzi, ma quest’ultima pare abbia preso alla lettera quello che faceva Giuliano, il papà di Nadia. Partiva forte poi… Lo streaming a qualcosa serve, se non altro per farci avere notizie in tempo reale. Tutto qui. Considerazioni tecniche sono in grado di farle anche i nostri lettori che di maratona sanno e parecchio e di corsa che attraversa in campi pure.