Diamond League chiusa. Stagione in pista in Italia, quasi. C’è ancora uno scampolo di gare il terzo fine settimana di settembre. La regular season on track & field si è chiusa a Rovereto martedì 29 agosto con il Palio della Quercia, che è divenuto da qualche anno il meeting più antico d’Italia. Gli organizzatori ne vanno fierissimi e ne hanno ben donde, forti del fatto che oltre ad essere un sodalizio competente e preparato, allestiscono manifestazioni con tanto di attività che va dal giovanile ai master.
Una fine stagione che ha lasciato i suoi strascichi. A Rovereto di atleti italiani se ne sono visti pochi. Quelli che avevano fallito a Londra, salvo rare eccezioni, non si sono presentati, gli altri che non avevano avuto la gioia (per certi l’incombenza) di vestire l’azzurro il sole caldo di agosto li ha diretti verso altri lidi. Il che non è di buon auspicio per il futuro delle nostre manifestazioni. Il meeting di Rieti è stato annullato per il secondo anno. Altre riunioni atletiche internazionali di livello assoluto come la Notturna di Milano, Torino, Viareggio sono defunte da anni, un vero peccato. Va, però considerato che riunioni di atletica di Gavardo, Ponzano Veneto, Savona, Nembro, tanto per citarne qualcuna stanno facendo un ottimo lavoro non solo di promozione ed è giusto che il loro impegno sia premiato dalla federazione che le supporta con FIDAL Servizi.
Si scriveva del week end settembrino, a Modena è in programma la finale dei Campionati di Società. In altre parole si assegna lo scudetto. In questi giorni sui “social” è partita una serie di considerazioni non di certo positive nei confronti di questo tipo di gare. C’è che sostiene si debba anticipare, c’è chi sostiene che…altri invece…e via dicendo. Chi ha seguito l’ultima edizione disputatasi a Cinisello Balsamo (MI) avrà potuto constatare che l’Entreprise Sport Service (campione d’Italia 2016) aveva fatto ricorso a mezza nazionale baltica (previsto dal regolamento beninteso) con tredici prestazioni su venti! Questo si spera ardentemente non si ripeta più quest’anno.
Ultima considerazione. Tra la fine di agosto e l’inizio settembre si è potuto ricordare grandi vittorie azzurre, come quella olimpica di Baldini il 29 agosto del 2004 e andando ancora più a ritroso nel tempo quella di Francesco Panetta nel 1987 a Roma il 5 settembre. Tutti, invece, si sono scordati della medaglia di Ivano Brugnetti, oro nella 20 km di marcia sempre nel 2004 ad Atene, nove giorni prima di Baldini. Vediamo di non scordarci il prossimo anno l’oro olimpico di Gelindo Bordin 1988 Seul (maratona).