Il sorriso di Ludovica Cavalli

Il sorriso di Ludovica Cavalli

29 Novembre, 2023
Foto Francesca Grana

Ha un sorriso accattivante, modi gentili, simpatica e spigliata. Elementi che propendono a farla divenire, visti anche i risultati in pista, un punto fermo del mezzofondo nostrano, in campo femminile, per ora dominato dalla sua grande amica Nadia Battocletti.  Si tratta di Ludovica Cavalli, millennials (nata nel 2000) la scorsa estate in quel di Budapest ai Mondiali ha siglato i seguenti tempi nei 1500: 19 agosto batterie: 4’03”81; 20 agosto semifinali: 4’02”83; 22 agosto finale 4’01”84 migliorandosi di 1” ad ogni uscita in pista! Il giorno successivo si presenta al via anche nella batteria dei 5000, chiusa in 15’32”95 (non accede alla finale).
Nella distanza classica del mezzofondo i 1500 ogni volta che è scesa in pista si è migliorata, questa la dimostrazione che il lavoro e la passione della mezzofondista allenata di Stefano Baldini, pagano.

Ludovica, molto esigente con sé stessa, ci ha riposto al telefono da Modena, dove stabilmente vive dal 2019. “Amo questa città – ci racconta Ludovica – anche se quando torno a casa mia a Genova… il mare.. la famiglia… contano e parecchio”.

Ma dopo i Mondiali?

“Mi sono fermata completamente, le tre gare e il 5000 il giorno dopo hanno lasciato il segno: microfrattura al bacino. Ma ormai mi sono ripresa”.

Il rapporto con il suo coach?

“Stefano dice che sono una piangina mi lamento sempre, specie quando mi fa faticare. Io sono così, ma amo faticare, lui è bravissimo, lo fa con il sorriso sulle labbra, non mette mai davanti a noi le sue imprese, ti trasmette molta serietà. Sia Stefano che il mio tecnico precedente Liberato Pellecchia provengono dalla scuola di Lucio Gigliotti, hanno nel loro DNA una sorta di impronta che lascia certamente il segno. Una sorta di marchio di fabbrica. Stefano mi fa lavorare molto sotto il profilo aerobico, ad ogni buon conto non ho mai superato nei momenti di carico i 100/120 km la settimana”.

Dopo questo periodo sfortunato, come intende proseguire per la stagione che verrà?

“Le campestri le salto, magari a marzo la festa del cross. Punto tutto sulle indoor, gare che amo alla follia, con le gare sotto tetto ho un vero e proprio rapporto d’amore”.

Si nota un certo risveglio nel mezzofondo, cosa ne pensa?

“Ne sono convintissima. Nadia a parte, stanno uscendo dei personaggi nuovi come Valentina Gemetto ed Elisa Palmero, tanto per citarne qualcuna. Il 2024 sarà il loro anno, quello delle ragazze nate nel ’99 e 2000. Atlete che a Parigi di certo non arriveranno neppure, ma metteranno le basi per il 2028. Lo stesso discorso vale per gli uomini”. 

Oggi indossa la maglia dell’Aeronautica, prima era stata tesserata con la Bracco Atletica.

“Ho un rapporto eccezionale con la mia ex società e con il presidente Franco Angelotti, che non manca mai di farmi avere il suo sostegno morale, mi ha pure invitata a un raduno che ha fatto con le sue ragazze, mentre io ero infortunata”. 

Il prossimo anno Europei e Olimpiadi…

“Il minimo olimpico l’ho realizzato a Budapest la scorsa estate, ma per ora per quanto mi riguarda resta un sogno. L’Europeo di certo più a portata di mano, per molte di noi”.

Ludovica, è vero che la chiamano Dudù?

“Sì, ma è un vezzeggiativo che permetto solo alla mia famiglia e al mio compagno Pietro Arese”

Ultima domanda: l’allenamento di oggi?

“Cinque chilometri di riscaldamento, 6 volte i 1000 metri con recupero di 1 minuto tra l’uno e l’altro e palestra”.

Ludovica Cavalli, nata a Genova il 20 dicembre 2000 detiene la seconda miglior prestazione italiana di tutti i tempi nei 3000 indoor con 8’44”40 e la quarta nei 1500 con 4’01”84.