Il cross e il suo futuro: da Sebastian Coe a Yeman Crippa

Il cross e il suo futuro: da Sebastian Coe a Yeman Crippa

09 Ottobre, 2018
Foto Giancarlo Colombo

Sebastian Coe, o meglio Lord Sebastian Newbold Coe barone Ranmore, dopo una splendida carriera sotto il regno di sua Maestà la Regina Elisabetta II, come mezzofondista (allori olimpici a iosa), e dopo aver fatto una capatina alla Camera dei Comuni come deputato del partito Conservatore, nel 2000 fu nominato Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico, in seguito membro della Iaaf, poi fu il Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Londra 2012. Dal 2015, esattamente dal 19 agosto, siede sullo scranno più alto della Federazione Mondiale di atletica.

In uno dei suoi primi interventi Lord Sebastian Coe parlò della corsa campestre, o meglio del cross. Si lesse su qualche quotidiano una frase del tipo: “Occorre dare un nuovo smalto a questa disciplina invernale”. Non che a Coe piacesse inzaccherarsi nel fango, se non si va errati, si ricorda una sola uscita a livello internazionale (Cinque Mulini 1980), un paio di settimane dopo un’altra “visita” in Lombardia con la prima edizione della “Scarpa d’Oro”, vinta dallo stesso Sebastian Coe su Marco Marchei e Alberto Cova.

Sebastian Coe amava le gare in pista: 800 e 1500 il regno incontrastato, ma da buon mezzofondista sapeva che durante l’inverno i tendini è meglio sollecitarli sui prati. Dopo quella volta non si è sentito più nulla, sino a non molti giorni fa quando si è appurato che nelle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires compare per la prima volta la corsa campestre che aveva avuto vita propria sino ai Giochi estivi di Parigi 1924. “E’ stato a lungo un nostro desiderio vedere il cross country ai Giochi”, così ha dichiarato Sebastian Coe – “un primo passo verso il ritorno alle Olimpiadi nel programma principale”.

In tale attesa che speriamo non si prolunghi all’infinito o finisca in una bolla di sapone e rimanendo con i piedi ben piantati per terra, anzi sull’erba fradicia del gelo invernale, mamma Fidal ha stabilito i criteri per accedere alla maglia azzurra per i prossimi Europei di Tilburg di dicembre in Olanda. Le prove indicative sono due: Carsolina Cross a Sgonico (TS) 11 novembre e Valmusone – Osimo (AN) il 25 novembre. A ogni buon conto gli azzurri saranno selezionati per scelta tecnica. Si resta in tema.

Yeman Crippa già in più che buone condizioni al Giro al Sas (Trento) dove è arrivato terzo correndo nel cortile di casa ha annunciato che l’obiettivo della prima parte della stagione sono i continentali olandesi attraverso i prati. Sorge spontanea una domanda: nell’under23, oppure tra gli assoluti? Yeman al sottoscritto ha risposto: “Lo vedremo più avanti“. Ieri su un quotidiano locale del Trentino Alto Adige pareva aver cambiato idea: Assoluti. A parer mio dipenderà, dalla gara che sceglierà un certo Jakob Ingebritsen. O no?