Franco Arese: ottanta voglia di atletica

Franco Arese: ottanta voglia di atletica

17 Aprile, 2024
Foto Giancarlo Colombo

In attesa che la Diamond League apra i battenti a giorni in Cina (due appuntamenti nel grande Circo Barnum dell’atletica, il secondo a Shanghai il 27), non può passare sotto silenzio che lo scorso fine settimana, esattamente il 13 aprile Franco Arese ha compiuto 80 anni. Ben portati, sia ben chiaro, anche perché – ci ha confidato – cammina tutti i giorni qualche chilometro quando esce dall’ufficio.

La domanda è: ma alla sua età va ancora in ufficio?  Certo. Imprenditore di successo (ha diretto per 20 anni Asics Italia sino al 2013), ha poi deciso di prendersi in carico un altro marchio dello sport: Karhu, azienda della sua amata terra: la Finlandia, dove nel 1971, divenne campione europeo dei 1500.

Una grande festa quella in Comune a Cuneo con molti ex presenti: da Livio Berruti a Enrico Dionisi, dalla famiglia Damilano al completo a Stefano Mei, da Steffy Belmondo, ad Elisa Rigaudo, dal rivale di mille battaglie nei 1500 Gianni Del Buono all’ex maratoneta Rita Marchisio a Venanzio Ortis, sino ai due giornalisti che ne hanno raccontato le gesta nel suo periodo aureo: Gianpaolo Ormezzano e Gianni Romeo. Al di là della cerimonia in Municipio con le autorità presenti il tutto, ci dicono, sia durato almeno un paio d’ore tra ricordi, filmati della carriera di Franco Arese.

L’uomo nato nel 1944 a Centallo (CN) nel 1971 ha detenuto tutti i primati italiani del mezzofondo dai 1.500 ai 10.000, quello degli 800 lo ha riservato per il 1972. 

800: 1’46”6 (Rieti 17/settembre ’72) detenuto sino al marzo ‘73

1500: 3’36”3 (Milano 1º luglio) detenuto sino all’agosto 198;

Miglio: 3’56”7 (Berlino 7 settembre) sino al settembre ‘72

5000: 13’40”0 (Roma 20 maggio) detenuto sino al settembre ‘72

10000: 28’27”0 (Varsavia 1º maggio ‘71) detenuto sino al marzo ‘75

Queste cifre molto aride confermano la grandezza dell’atleta della provincia Granda tra i numeri uno in Europa e nel Mondo, in quel periodo. 

Franco Arese fu tra i primi a intraprendere i viaggi oltre oceano verso gli Usa per correre indoor negli States (New York – Millroses Games), oppure in Canada a Toronto.

Fu il primo mezzofondista veloce a dedicarsi almeno una volta nella vita alla maratona. Il fatto avvenne sempre nel 1971, nel giorno di S. Silvestro a Roma, dove a dispetto del clima piovoso Franco chiude in 2h24’28. Unica sua uscita sulla distanza classica dei km 42,195. Un’era geologica fa. Poi la parentesi, se così si può chiamare, di otto anni alla guida della Fidal. Otto anni non facili, di cui lo stesso festeggiato ricorda con molto affetto atleti come Antonietta Di Martino (argento ai Mondiali di Osaka nel 2007), oppure il bronzo di Fabrizio Donato nel triplo a Londra nel 2012. A margine della festa in Comune alla domanda come è stata la sua vita: “Spericolata, ma con tanta voglia di fare”.

Tra i presenti alla cerimonia anche Pietro Arese, attualmente tra i nostri migliori mezzofondisti. Nessuna parentela con Franco, ma forse l’unico azzurro che potrebbe vincere l’Europeo a Roma sui 1500, dove la Karhu dell’imprenditore piemontese è sponsor tecnico. Alloro che dal 1971 non ha vinto più nessun connazionale.

Tanti ricordi, tanti aneddoti si possono trovare sulla pubblicazione che ha come editore “Correre”: “Divieto di sosta”, scritto da Franco Fava, Fabio Monti e Gianni Romeo (in rigoroso ordine alfabetico).