Reduce da una bella prestazione agli Italiani indoor, Federica Del Buono conferma lo stato di forma anche nel cross con il secondo posto ad Alà dei Sardi.
Molto probabilmente era convinta di vincere domenica scorsa ad Alà dei Sardi, dove in programma c’era un bellissimo cross che lentamente sta tentando di risalire la china per tornare ai fasti dell’inizio del secolo. Ora la prova si chiama Trofeo Elisa Migliore, arrivato all’ottava edizione. La ragazza in questione era arrivata con i favori del pronostico dopo che Nadia Battocletti, aveva alzato bandiera bianca.
La mezzofondista è Federica Del Buono, ventinovenne veneta figlia d’arte. Padre Gianni Del Buono azzurro ai Giochi di Monaco ’72 e madre Rossella Gramola, altra azzurra di mezzofondo. Pertanto, Federica ha nel suo DNA l’atletica. Sin da giovanissima si esprime assai bene nel mezzofondo e ad appena 20 anni coglie un quinto posto agli Europei di Zurigo. Ribadito pochi mesi dopo sotto tetto a Praga, sempre nei 1500, mettendosi al collo il bronzo. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, di infortuni, di altre difficoltà che la ragazza ha dovuto superare e forse ne ha pure perso il conto.
Ora però dopo Roma, seguita dal tecnico Ceccarelli, è ritornata dalle sue parti e viaggiando tra Vicenza e Ferrara pare che abbia trovato una serenità sotto la guida di Massimo Magnani. I risultati si sono già visti: l’ultimo ad esempio la sfida sui 3000 ad Ancona con Ludovica Cavalli. Prova molto bella a vedersi. Entrambe consapevoli di essere in più che discrete condizioni avevano deciso di guidare la truppa, posizionandosi al comando e dopo due giri (400m) darsi il cambio. Ne è sortita una gara interessante con un finale e un crono di ottimo livello. Ha vinto poi Ludovica Cavalli, ma Federica ha dimostrato di esserci, come si dice in gergo, finalmente. In lei si sono riviste quelle qualità che parevano sopite.
Tornando alla prova che si è disputata ad Alà dei Sardi, Federica Del Buono ha corso molto bene, sino a un giro dalla fine per poi essere superata dall’iberica Maria Forero. Nonostante il mancato successo, la ragazza portacolori dei Carabinieri, si è dichiarata soddisfatta, le sensazioni nel corso della campestre, assai difficoltosa, più che buone. Intanto ha già stilato in linea di massima un bel programma in vista dell’estate. In primis la “Festa del Cross” a Cassino. Poi uno stage in Sudafrica a Potchefstroom, tutto con vista su Roma e su Parigi. La distanza sarà, non quella dei 1500, ma i 12 giri e mezzo i 5000. “Sono convinta di poter realizzare tempi di rilievo su questa distanza, Massimo crede fermamente nelle mie capacità. Non ho alcuna intenzione di smentirlo”.