Gioia pura quella di Eleonora Anna Giorgi per la vittoria con tanto di primato europeo nella gara sui 50 km di marcia. Un successo sperato, ma non per questo facile da realizzare. La marciatrice che abita a Milano, a pochi metri dalla sede della nostra testata, doveva scacciare i demoni (leggi squalifiche) che si erano insinuati dentro di lei, palesatisi già dalla Coppa del Mondo di Roma (quella della finta resurrezione di Schwazer) proseguita a Rio e culminata a Berlino la scorsa estate. Stop alla 20 km e il passaggio temporaneo alla 50, poiché come ormai si sa da qualche tempo, la specialità “regina” la “cinquanta chilometri” sarà sostituita da una distanza più breve.
Facile a dirsi, ma non da mettere in pratica. La ragazza di 29 anni doveva incrementare e parecchio la gittata dei suoi allenamenti, sapeva a cosa andava incontro tant’è che più di una volta si sono letti i suoi annunci/richieste sul social: “Venite a trovarmi, sabato faccio l’allenamento lunghissimo, anche per un saluto”. Il giorno dopo: “Ringrazio tutti quelli che mi hanno affiancato anche per pochi tratti nel mio lunghissimo”. Questa è Eleonora Anna Giorgi: allenamenti, massacranti, continui a volte leggeri, esibizioni, come alla fine di aprile staffetta di marcia al Campo XXV Aprile, sede di partenza delle sue sedute di allenamento.
Domenica mattina in una città della Lituania, non molto lontana dalla capitale Vilnius, Eleonora Anna Giorgi ha preso il via con il suo incedere sicuro, si è mangiata km su km, sempre al comando, vantaggio che aumentava col trascorrere del tempo. Una flessione nella seconda parte, ma l’arrivo, la vittoria, la resurrezione era completata. Non solo pass per Doha ma dimostrazione che questa dovrebbe essere la sua strada, anche se la vedremo ancora sulla 20 km, la distanza della 50 km chiesta a più voci proprio da giornalisti/e italiani durante la conferenza stampa finale degli Europei teutonici, sarà il suo futuro prossimo. Intanto applausi scroscianti a lei e al suo tecnico, quel Gianni Perricelli, ex azzurro del tacco e punta, pure lui mai arresosi davanti ai “rossi” che erano inflitti alla sua allieva. La stessa marciatrice azzurra ha dedicato il suo successo proprio al sempre abbronzatissimo Gianni.
Non è finita per i marciatori, sempre in Lituania, c’è stato un ragazzo che ha rinverdito i fasti di Sesto S. Giovanni, un tempo luogo cult della marcia. Si tratta di Riccardo Orsoni, under 20 vincitore nella 10km giovane promessa che si allena al campo intitolato a Pino Dordoni, seguito da un sestese doc come Alessandro Gandellini.
Rimanendo in tema di buone nuove, a Milano è stata lanciata l’iniziativa dell’Associazione Orgoglio del Riscatto che grazie a un’opera di mecenatismo permette agli atleti non militari di avere un supporto (anche economico) per la loro attività. Si tratta di Simone Cairoli (decathlon), Laura Strati (lungo), Johanelis Herrera Abreu (velocità).