Facile diranno i lettori di “Zona Mista” intitolare la rubrica del mercoledì in questo modo. Con un cognome così e con una stagione 2019 che ha lasciato il segno, a chi scrive pareva più che altro logico, conseguente. Davide Re lo scorso anno ha vinto il premio Cannavò istituito dall’Atletica Bracco, con il patrocinio de “La Gazzetta dello Sport”, oltre ad essere insignito del titolo di atleta ligure 2019, a testimonianza delle sue ottime prove.
Finita poco più di un mese fa un’esperienza, chiamiamola pure singolare, quella di un elicottero che si abbassa, sul campo Guidobaldi di Rieti e invita i vari Re, Howe, Galvan e Chigbolu ad andarsene a casa, anche se non molto prima (nello stesso pomeriggio) una volante dei carabinieri era andata a controllare che i quattro ragazzi seguiti da Chiara Milardi si allenassero tenendo le dovute distanze. Oggi (mercoledì 6 maggio), in base al decreto del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, Davide Re e gli altri tre azzurri possono finalmente ritornare sui loro passi.
“Dobbiamo riprendere confidenza con la pista, dopo un mese di corsa sull’asfalto a ritmi lenti”. Così esordisce il primatista italiano dei 400. “Mi sono costruito una sorta di circuito, per essere sicuro non di sbagliare ho usato “google earth”, l’app che ti permette di vedere dall’alto addirittura i metri delle vie con esattezza, così potevo fare delle “ripetute” sui 300 metri”.
Dimostrazione che un atleta del calibro di Davide Re, non lascia nulla d’intentato. Ha pubblicato anche delle foto e video per allenamenti fatti tra le mura domestiche, poi nel cortile si è dedicato a esercizi all’aria aperta usufruendo dello spazio del suo posto auto. Teneva compagnia a Davide un coinquilino, non più giovane, che a debita distanza seguiva l’evolversi delle pratiche ginniche del quasi finalista mondiale dello scorso anno a Doha.
L’annullamento delle Olimpiadi e dei Campionati Europei non ha messo in ginocchio il quattrocentista imperiese, trasferitosi a Rieti che in questo periodo di lockdown ha potuto godere della presenza della fidanzata Francesca, studentesca a Siena, rimasta bloccata nel Lazio in seguito al Decreto Ministeriale.
“Sto cercando un obiettivo per non buttare l’anno, intanto comincio a dire che voglio correre i 400 in meno di 45” (il primato italiano di Re è 44”77 realizzato lo scorso anno), questo il primo obiettivo, tutt’altro che facile”. Il secondo è anche ambizioso: battere il record italiano ed europeo di Donato Sabia, il compianto azzurro due volte finalista ai Giochi Olimpici scomparso lo scorso mese proprio per il coronavirus. “Ho sempre esordito con una gara sui 500 metri, la prima volta ho fermato i cronometri dopo 1’00”50, l’anno successivo in 1’00”27, il primato di Donato è di 1’00”08 pertanto alla mia portata. Potrebbe essere una partenza significativa, spero ancora in una stagione all’aperto, con tutte le precauzioni del caso, si deve presente che sarà difficile poter uscire dalla regione”.
A luglio, stando ai “rumors” della Riviera di Ponente, verso la metà potrebbe ripartire l’atletica con il meeting di Savona, dove pure correndo a corsie alternate, dovrebbe essere in programma anche il giro di pista.
“ A me andrebbe bene, anche perché la residenza l’ho ancora ad Imperia, pertanto non ci dovrebbero essere problemi di sorta per arrivarci. L’importante che si possa veramente gareggiare, nel frattempo oggi mi alleno con Andrew, Matteo e Benedicta, un piccolo passo verso un futuro migliore”.