Da Taican (Cina): tre medaglie per la marcia

Da Taican (Cina): tre medaglie per la marcia

08 Maggio, 2018
Foto Giancarlo Colombo

In atletica c’è chi non tradisce mai. La marcia, o meglio la “santa marcia” ha lasciato, come spesso accade, il suo segno indelebile nello scorso week end. I nostri sono andati in Cina a due anni di distanza dalla Coppa del Mondo disputatasi alle Terme di Caracalla (Roma), manifestazione che si portò appresso una montagna di polemiche per il ritorno alle competizioni di Alex Schwazer. Chi scrive non ha alcuna intenzione di ricordare quel giorno, comunque sta di fatto che a due anni di distanza da quell’evento Marco De Luca (quarto) ha ricevuto la medaglia di bronzo e Jared Tallent, secondo dietro al altoatesino, l’oro. Chi conosce la storia sa che questa, purtroppo è infinita. Pertanto passiamo oltre.

Veniamo alla spedizione azzurra che deve aver fatto felice, almeno lo spero, Antonio La Torre. Tecnico lombardo responsabile delle prove di endurance della nazionale italiana. Il bottino per i nostri colori non è trascendentale, ma tre medaglie sono un buon viatico per la stagione estiva. Due argenti a squadre e un bronzo individuale, in una Coppa del Mondo dove a farla da padrone sono stati i cinesi e i giapponesi: questo il frutto del viaggio sino a Taicang, periferia di Shanghai.

Partiamo dalle donne. Ci si attendeva Antonella Palmisano, la pugliese che è stata la nostra unica medagliata a Londra nella venti di marcia, è incappata in una febbre maligna che ne ha intaccate le energie, quando ha perso contatto tra le prime, si è capito subito che l’influenza le aveva presentato il conto. Ha sorriso, invece, Eleonora Giorgi, quinta. Anche se il sorriso e la voglia di marciare si era visto a Lugano (Memorial Albisetti) e a Podebrady, con due successi, era ovvio che la lombarda dovesse misurarsi anche con le formidabili cinesi. L’allieva di Gianni Perricelli che fa storcere il naso ai puristi del tacco e punta, contrariamente alla grazia di Antonella Palmisano, ha lottato, ha stretto i denti, in altre parole ha detto: ci sono pure io. Così come Valentina Trapletti, che ha messo il naso davanti a Antonella Palmisano, con un recupero formidabile nella seconda parte di gara. Tre donne sicure per Berlino. Una menzione la merita anche Mariavittoria Becchetti che ha preso parte per la prima volta a una gara internazionale, sulla distanza dei 50 km (4h40’15”.)

UOMINI

E’ Massimo Stano la sorpresa. Questo ragazzo di 26 anni ha disputato una gara stupenda. Al cospetto di cinesi e giapponesi, il pugliese allenato da Parcesepe, che veniva come Antonella da uno stage in Giappone, ha fatto quasi un miracolo. Nessuno, ripeto nessuno, aveva riposto particolari speranze su questo azzurro. Si pensava a De Luca (ritirato), come Giupponi nella cinquanta. Si puntava su Fortunato, invece, Massimo Stano, ha saputo interpretare, leggere la gara andando a raccogliere nell’ultimo giro atleti che erano sulle ginocchia e dal quinto è passato al bronzo. Zero proposte di squalifica e il “crono” di 3’47” nell’ultimo chilometro sono la testimonianza di una prova superlativa. Ora l’aspetta Berlino. L’argento a squadre è stato possibile grazie alle ottime prestazioni di Fortunato (9º) e di Rubino 17º.

RISULTATI

UOMINI km 20: Ikeda (Giap) 1h21’13”; 2. Wang (Cina) 1h21’22”; 3. Stano 1h21’33”…9. Fortunato 1h23’31”, 17. Rubino 1h24’03”.

DONNE Km 20: 1. Gonzales (Mex) 1h26’38”; 2. Queyang (Cina)m1h27’06”; 3. Yang (Cina) 1h27’22”; .. 5. Giorgi 1h28’31”16. Trapletti 1h30’19”; 17. Palmisano 1h30’29”.