A seguito dei provvedimenti deliberati dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 4 marzo, tutte le manifestazioni sportive previste nei 30 giorni che vanno dal 5 marzo al 3 aprile non vengono svolte. Il provvedimento colpisce anche le grandi corse di massa come la StraMilano e la maratona di Roma, mentre resta aperta la possibilità di svolgimento per la maratona di Milano. “Competizioni sportive solo a porte chiuse, o all’aperto, ma senza pubblico” è il residuo spiraglio concesso dalle nuove norme.
Niente StraMilano, domenica 22 marzo, niente maratona di Roma, domenica 29 marzo. Nessuna corsa, al chiuso o all’aperto, nei 30 giorni che vanno dal 5 marzo al 3 aprile. Sono queste le prime riflessioni che si sono fatte una volta conclusa la riunione del Consiglio dei Ministri, che nella serata di mercoledì 4 marzo ha disposto un incremento delle misure urgenti per migliorare il contenimento della diffusione del virus Covid-19 (Coronavirus) e tra queste, appunto, la sospensione per un mese (fino al 3 aprile) di tutte le manifestazioni sportive. La decisione permette di “uniformare il comportamento delle singole Regioni e delle altre autorità locali territoriali”.
“Competizioni sportive solo a porte chiuse, mentre si sconsigliano le attività all’aperto” si precisa nella nota diffusa ai media.
I comunicati delle organizzazioni delle corse sospese
In serata era atteso un comunicato della maratona di Roma, che vede così slittare la prima edizione della nuova era organizzativa. Gli organizzatori hanno probabilmente voluto rispettare la formalità: la maratona di Roma è, in sostanza, di proprietà della Città di Roma e la comunicazione della sospensione dovrà essere preceduto da un pronunciamento del sindaco.
Cosa dice il decreto del Governo a proposito delle manifestazioni sportive
Di seguito i passaggi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020, che maggiormente riguardano le attività sportive:
ART. 1
(Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19)
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale; *
b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);
c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);
Master: niente Europei indoor in Portogallo
Non solo Italia, dunque. È di mercoledì 4 marzo anche la notizia dello spostamento a gennaio 2021 dei Campionati europei Master indoor, previsti a Braga dal 15 al 21 marzo
“In base a una valutazione della Direzione generale della sanità del governo portoghese – si legge nella nota pubblicata su Fidal.it -, la manifestazione è stata “considerata ad alto rischio” a causa della diffusione del coronavirus “poiché si disputa principalmente in ambiente chiuso con oltre tremila partecipanti” e pertanto la Commissione municipale della protezione civile ha consigliato di non far svolgere l’evento. Il comitato organizzatore locale ha quindi comunicato alla EMA (European Masters Athletics), l’associazione continentale dell’atletica master, la volontà di posticipare la rassegna all’inizio del 2021 proponendo le date dal 10 al 17 gennaio del prossimo anno.