Coronavirus – Confermato: da lunedì 4 maggio si torna a correre all’aperto

Coronavirus – Confermato: da lunedì 4 maggio si torna a correre all’aperto

27 Aprile, 2020
Foto: 123rf
Si tornerà a correre all’aperto, da lunedì 4 maggio. Anche in due, ma mantenendo una distanza di due metri tra un runner e l’altro. Mascherine? Campania a parte, la corsa non è indicata tra i “casi obbligatori” in cui è imposto di indossarla. Liguria e Friuli anticipano la ripresa degli allenamenti all’aperto da lunedì 27 marzo.

«Lunedì 4 maggio potranno ricominciare gli allenamenti individuali degli sportivi, mentre per lunedì 18 maggio è in programma la riapertura degli sport di squadra.»

Queste le parole espresse dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito della ripresa delle attività motorie all’aperto, nel discorso tenuto per annunciare un nuovo Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri), che contiene le misure relative alla “fase 2” dell’emergenza coronavirus. In sostanza, si tratta di una conferma delle tempistiche annunciate nel “calendario in quattro tappe” della seconda fase di contenimento dell’epidemia, pubblicato anche da Correre.it, venerdì 24 aprile. Di nuovo, rispetto a quella notizia, ci sono le modalità che caratterizzeranno la ripresa degli allenamenti.

Insieme, ma a due metri di distanza

Si tornerà a correre all’aperto, quindi, da lunedì 4 maggio. Anche in due, ma mantenendo una distanza di due metri tra un runner e l’altro. Riprendono, di conseguenza, anche gli allenamenti dei top runner, in quanto “atleti delle discipline sportive individuali riconosciuti dal Coni di interesse nazionale”. A loro sarà consentito l’utilizzo degli impianti sportivi, non degli spogliatoi, ma anche per questo ultimo aspetto la situazione potrebbe variare in base al territorio in cui si vive e ci si allena.

Uso delle mascherine durante la corsa 

Nulla di specifico è indicato nella bozza del decreto a proposito dell’obbligo di indossare la mascherina anche quando si corre. Se ne deduce che la corsa non è indicata tra i “casi obbligatori” in cui è imposto di indossarla (ad esempio: mezzi pubblici, parrucchiere-barbiere, funerali, locali pubblici, quando, più avanti apriranno). Solo nella regione Campania è attivo un obbligo specifico di svolgere attività sportive all’aperto con la mascherina, ma l’obbligo, in teoria, potrebbe essere attivo anche in Lombardia, dove vige già per tutte le occasioni in cui si esce all’aperto. Questo ci induce a invitare tutti i runner a fare attenzione a quanto verrà stabilito nei prossimi giorni dalle singole regioni e dai comuni delle zone a rischio, circa le modalità di svolgimento dell’attività sportiva outdoor. Liguria e Friuli, ad esempio, anticipano la ripresa degli allenamenti all’aperto già da lunedì 27 marzo.

Strategico il rispetto della distanza minima

«Dobbiamo evitare il rischio che il contagio torni a diffondersi – ha spiegato il capo del Governo – e l’unico modo per convivere con il virus è mantenere la distanza sociale di almeno un metro. Nonostante tutto, la curva del contagio potrà risalire: il rischio c’è, dobbiamo assumercelo». 

L’intervento del presidente del Consiglio dei ministri è stato molto incentrato sulla necessità che il ritorno progressivo alle attività della vita non causi una ripresa dei contagi. Il motto con cui il premier ha sintetizzato questa preoccupazione è stato: «se vuoi bene all’Italia devi evitare la diffusione del contagio».