Maledetta pandemia, neppure le tradizioni rispetta. Parliamo della data del 6 gennaio, quando ogni anno dal 1957, il giorno dell’Epifania, sui prati di San Giorgio su Legnano viene allestito il Campaccio. Come i nostri lettori sanno, è una prova internazionale di corsa campestre con un palmares da fare rabbrividire ed è pure una sorta di ritrovo, atletico e non, dopo le festività natalizie. E’ l’apertura del nuovo anno, dove si cominciano a stabilire un sacco di cose.
Quest’anno il 6 gennaio avrebbe potuto essere una sorta di prova d’orchestra delle elezioni che si terranno alla fine del mese, avremmo potuto costatare lo stato di forma di Yeman Crippa (in questo momento ai piedi del Pico del Teide alle Canarie ad allenarsi), avremmo parlato dei Giochi di Tokyo e via dicendo. Invece no. Gli amici della Sangiorgese, ammettendo che il morbo inizi ad accusare (finalmente) qualche colpo, non gradirebbero allestire una prova davanti a pochi intimi, inteso come spettatori, ovvero senza pubblico, solo magari in diretta tv. Il Gruppo dirigente per bocca del suo direttore di gara, ha annunciato lo spostamento della classica sui prati al 21 marzo, Covid permettendo.
Il primo giorno di primavera lo speriamo tutti, magari con le prime gemme spuntate, con i prati non innevati com’è capitato spesso, si potrà organizzare una splendida manifestazione. Oppure? Nel comunicato scritto dall’Ufficio Stampa compare la seguente frase: “Se tuttavia, cammin facendo, dovessimo renderci conto che il quadro sociale del paese richiede ulteriore prudenza, metteremo in campo un piano organizzativo originale che strizza l’occhio ai sogni olimpici del cross country in seno a World Athletics. A buon intenditore poche parole”. In altre parole, qualora non si potesse organizzare il 21 marzo ci sposteremo anche più in là nel calendario, venendo incontro ai sogni olimpici di Sebastian Coe che vorrebbe inserire ai Giochi Olimpiadi di Parigi 2024 anche la corsa campestre, esattamente 100 anni dopo la sua ultima “esibizione”.
Un programma ambizioso quella di S. Giorgio su Legnano, vedremo se realizzabile. Ora attendiamo la risposta della “Cinque Mulini” posizionata in calendario domenica 31 gennaio. Manifestazione che vanta una tradizione mondiale consolidata dal 1933, che neppure la seconda guerra mondiale mise al tappeto.