C’è un atleta che 30 anni fa mieteva successi su tutte le piste del mondo e anche in Italia. Appena è venuto a conoscenza che il Golden Gala si disputerà quest’anno il 17 settembre allo Stadio dei Marmi, non ha trattenuta la sua soddisfazione: “Questa è veramente una splendida idea”. Il nome non lo scrivo, deve restare una sorta di piccolo segreto tra chi scrive e lui.
Per trovare casa il meeting italiano ha dovuto faticare parecchio, è stata una storia un po’ troppo lunga, ma nessuno si aspettava che dall’inizio di marzo non si potesse più neppure vivere. In un primo tempo si era ventilata l’opportunità di trasferire il Golden Gala a Milano, anche se, come tutti sapevano, il gioco non era possibile. Inutile ora stare a spiegare per l’ennesima volta i motivi.
La decisione è in seguito caduta sull’impianto di Napoli che aveva ospitato alla grande le Universiadi. Niente da fare neppure per la città partenopea, a fine maggio la decisione: si va ai Marmi. Al di là dell’opinione dell’ex azzurro, l’idea di trasferire quest’anno il più importante meeting italiano in un contesto simile non può che fare ritornare la voglia di atletica, per ora confinata, ahimè, virtualmente.
Lo stadio del Marmi di Roma è intitolato a Pietro Mennea. Il Mennea Day è programmato cinque giorni prima, il 12 settembre, il Golden Gala è intitolato a Pietro. Tutto torna, dopo questo maledetto morbo, non ancora sconfitto. Lo stadio del Marmi, da sempre il luogo di riscaldamento più sontuoso degli atleti, torna a essere il protagonista principale con le sue statue che fanno da corollario, un impianto che durante le Olimpiadi di Roma del 1960 ospitò le gare di hockey su prato, alla fine degli anni Settanta qualche gara di atletica master e nel 1986 l’arrivo del campionato italiano di maratona, vinto da Osvaldo Faustini.
Non è ancora dato a sapere quali saranno le gare in programma, il Golden Gala, come tutte le altre tappe del circuito “Wanda Diamond League” non ha ancora un orario definitivo, si sa che dovrebbe disputarsi nel tardo pomeriggio in diretta Rai (speriamo non Raisport…) non ce ne vogliano gli amici di Saxa Rubra, ma questa volta uno dei tre canali della Tv italiana dovrebbe aprire le porte alla rinascita atletica. Ci si augura di vedere gare di ottimo livello, non ci vuole molto: i migliori italiani con qualche duello ben preparato, il gioco è fatto. In più speriamo anche nella presenza del pubblico, distanziato o meno non spetta a chi scrive stabilirlo, ma volendo essere ottimisti, fra 80 giorni… Roma non ha mai tradito.