Accadde… domani: le corse che furono, in questi stessi giorni

Accadde… domani: le corse che furono, in questi stessi giorni

28 Giugno, 2020
Giancarlo Colombo
Accadde domani: da lunedì 29 a venerdì 3 luglio ecco cosa accadde nell’atletica e nella corsa negli stessi giorni che stiamo vivendo.

Anche l’atletica ha le sue “Notti magiche”, come cantavano Edoardo Bennato e Gianna Nannini nella sigla dei Mondiali di calcio di Italia ’90. Nell’atletica italiana le notti più magiche le offre di solito il Golden Gala (nella foto), in primis, per gli appassionati di mezzofondo, la passerella trionfale del marocchino Said Aouita con lo storico tempo di 12’58”39 sui 5000 m. Il 29 giugno 2001 è un altro asso suo connazionale a volare sul miglio in 3’44”95, sesta prestazione all time. Il periodo è ricchissimo di gare su pista: fa eccezione, a San Diego, Ornella Ferrara, terza in una delle poche maratone di piena estate. La ragazza di Bovisio, poi imperiese per matrimonio, in California chiude in 2:29’35” ed è preceduta solo da mostri sacri come Margaret Okayo e l’etiope Fatuma Roba, olimpionica ad Atlanta’96. È il 3 luglio 2001. Risultati interessanti, poi, dai campionati nazionali su pista giapponesi e keniani, scuole che hanno sempre detto molto nel mezzofondo. Concludiamo con una sfida “vintage” come Gran Bretagna-Usa su pista a Glasgow. Manca solo la colonna sonora di “Momenti di gloria” …

 

29 giugno 2001 – È tempo di Golden Gala a Roma. Ancora una volta una “notte magica”. Il marocchino Hicham El Guerrouj, accompagnato dalla fida lepre Kaouch, che passa ai 400 in 55”24, vince il miglio in 3’44”95. Ancora più significativo il passaggio ai 1.500 m (3’29”85), cosa che gli fa chiudere la gara con la sesta prestazione all time. Secondo è l’allora keniano Bernard Lagat con 3’47”28. Negli 800 m lo svizzero Andrè Bucher è primo (1’44”01) davanti al fenomeno Yury Borzakovskiy (1’44”02, record russo). Settimo Andrea Longo (1’45”35). Tre uomini sotto i 13 minuti nei 5.000 m: vince l’etiope Hailu Mekonnen (12’58”57). Grandissimi i 3.000 femminili: la russa Olga Yegorova è prima in 8’23”96 davanti alla stakanovista Zadorozhnaya (8’25”40) mentre la romena Gabriela Szabo è solo quarta (8’26”44) e quinta è l’inglese Paula Radcliffe, al record del Commonwealth con 8’26”97.

30 giugno 2006 – Campionati nazionali giapponesi su pista a Kobe. Spunti interessanti soprattutto in campo femminile. Kayoko Fukushi vince i 5.000 m in 15’31”01 davanti a Kayo Sugihara (15’33”08) e Nejyo (15’39”41). Kayoko concede il bis sui 10.000 m: si impone in 32’06”92 davanti a Hiromi Ominami (32’14”73) e a Megumi Oshima (32’17”77). In quindici concludono entro i 33 minuti, a conferma della tradizionale profondità di prestazioni del paese del Sol Levante.

Primo luglio 2006Campionati nazionali keniani su pista nell’altura di Nairobi. Citazione di merito per la trentanovenne Edith Masai, grande nome della mezza maratona. Edith è artefice di una prestigiosa doppietta 5.000-10.000 m. Nei 5.000 m vince con 15’54”0 davanti a Isabel Ochichi (15’54”3) e Sheila Jebiwott, 15’54”6. Concede il bis sui 25 giri con 32’25”4 davanti alla Chebet (32’27”0) e a Irene Kwambai (32’29”1). Quarta la formidabile Catherine Ndereba, 32’29”8. Nei 10.000 m maschili affermazione di Moses Mosop con 28’19”1 davanti a John Korir, 28’20”5. Nei 5.000 l’esito è affidato alla volata: Moses Kigen supera negli ultimi metri Sammy Kipketer (13’29”0 contro 13’29”3). Nei 3.000 a siepi si assiste alla vittoria di un “saltafossi” di grande valore come Ezekiel Kemboi, primo in 8’21”5.

2 luglio 2000 – A Glasgow si disputa un confronto dal fascino vintage: Gran Bretagna-Usa su pista. Successo a stelle e strisce: 179,5 contro 170 punti. Discreto il miglio uomini: vince l’inglese John Mayock in 4’00”65 davanti agli americani Dixon (4’01”61) e Krummenacker (4’03”10). L’americano Peterson si aggiudica gli 800 m (1’46”95) davanti a McIllroy (1’47”40). Vittoria inglese anche nei 1.500 m: svetta la Pattinson (4’12”05) davanti alle americane Grant (4’14”69) e Caffell (4’14”91).

3 luglio 2001Maratona di San Diego (Usa, California). A dispetto del periodo decisamente avanzato per una competizione di 42,195 chilometri, accorrono bei nomi. Il bivincitore di New York John Kagwe si afferma in 2:10’07”, decisamente non male visto il caldo. Il keniano si mette alle spalle il connazionale Stephen Ndungu, 2:11’44” e l’etiope Hailemariam, 2:12’55”. Ornella Ferrara da Bovisio è la bella sorpresa in campo femminile. L’azzurra è terza in 2:29’35”. La precedono solo due miti come la keniana Margaret Okayo, 2:25’05”, e l’etiope Fatuma Roba, olimpionica ad Atlanta’96, che è seconda in 2:27’22”.