2019, un anno di corsa da ricordare: terza parte

2019, un anno di corsa da ricordare: terza parte

28 Dicembre, 2019
Cosa resterà del 2019? I fatti e le persone del mondo del running. Ecco i nostri ricordi di maggio e giugno.

primo maggio, mercoledì: a Oderzo (TV) brilla Angela Mattevi, seconda in rimonta e prima responsabile della vittoria a squadre della nostra nazionale under 20 nei 5 km della terza edizione del “Trofeo Opitergium – European Road Race Under 20”, con squadre di 15 Paesi. Secondi gli “azzurrini”, nella prova di 10 km. Successo di Lorenzo Dini nella 24ª Corsa internazionale Città Archeologica, la gara assoluta. Tra le donne domina la bielorussa Volha Mazuronak, campionessa europea di maratona, davanti a una convincente Isabel Mattuzzi.

5 maggio, domenica: Salpeter-show alla maratona di Praga, vinta dalla trentenne israeliana di origini keniane in 2:19:46, terzo tempo europeo di sempre. Catherine Bertone è settima in 2:31’07” alla vigilia del 47° compleanno, Elisa Stefani è nona con il p.b. di 2:33’36”.

13 maggio, lunedì: scompare a 97 anni il giornalista e storico dell’atletica leggera Roberto Luigi Quercetani, nella Firenze dov’era nato il 3 maggio 1922. Autore dei volumi della “Storia dell’Atletica Mondiale dal 1860 ad oggi”, nel 1950 fu uno dei fondatori (e presidente per 18 anni) dell’Atfs (l’Associazione internazionale degli statistici). Redattore capo dal 1950 al 1968 di Track and Field, ha collaborato con La Gazzetta dello Sport, La Nazione, Atletica Leggera, Atletica e Correre. 

18 maggio, sabato: Isabel Mattuzzi (32’36”50) e Lorenzo Dini (28’51”99) sono i campioni italiani dei 10.000 m, vincitori della prova svolta a Monselice (PD). Titoli under 23 a Michela Cesarò e Dario De Caro.

19 maggio, domenica: a Casto (BS), in condizioni meteo pesanti si disputa il Campionato italiano di corsa in montagna lunghe distanze (21 km con 1.330 metri di dislivello). Vincono Martin Dematteis ed Erica Ghelfi. 

25 maggio, sabato: Faenza accoglie un nuovo vincitore della 100 km del Passatore, Marco Menegardi (7:12’48”), che sale sul primo gradino del podio assieme a Nikolina Sustic (7:31’05”), al quinto sigillo consecutivo. Record di partecipanti: oltre 3.100 partenti con 2.668 finisher.

2 giugno, domenica: Genova ospita i Campionati italiani Master dei 10 km di corsa su strada. L’Atletica Paratico domina entrambe le classifiche di società. 

Questi i campioni italiani:

Giovanni Auciello, 31’15” (35) e Lorella Bettin (35), 38’26”; Gianluca Borghesi  31’43” (35) e Francesca Durante (40) 37:07;  Joachim Nshimirimana (45) 31’27” e Daniela Ferraboschi (45) 38’42”; Giorgio Campana Binaghi (50) 33’44” e Claudia Gelsomino (50) 37’14”; Massimo Galfrè (55) 35’51” e Elena Fustella (55) 41’13”; Maurizio Vagnoli (60) 36’53” e Giovanna Cavalli (60) 42’48”; Michele Gallo (65) 39’02” e Silvia Bolognesi (65) 43’24” (MPI); Luciano Faraguna (70) 44’09” e Rita Pezzica (70) 55’48”; Fernando Rocca (75) 47’39” e Raffaella Dall’Aglio (75) 1:02’13”; Giacomo Moleri (80) 50’59”. 

6 giugno, giovedì: nel programma “over 35” del Golden Gala Pietro Mennea, allo stadio Olimpico di Roma, si illumina la stella di Davide Raineri (nella foto), che nella prova del miglio, per la categoria M45, stabilisce il primato del mondo (4’13”96), che resisteva da undici anni (4’16”16 dello statunitense Tony Young).

6 giugno, giovedì: sotto gli occhi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, va in scena all’Olimpico di Roma un’edizione stellare del Golden Gala Pietro Mennea, con il 200 m più veloce mai corso in Italia (Norman 19”70, Lyles 19”72). Yemam Crippa fa entrare nel vivo la sua caccia ai record di Salvatore Antibo, che caratterizzerà tutta l’estate 2019: con 13’09”52 diventa il terzo italiano di sempre. Primati personali e standard per Doha sui 3.000 siepi da parte di Osama Zoghlami (8’20”88) e Yohanes Chiappinelli (8’24”26).

9 giugno, domenica: nei Campionati mondiali di trail a Miranda do Corvo (44 km), in Portogallo, quarta la squadra azzurra maschile (vince la Francia) e quarto Francesco Puppi al termine di una prova in rimonta. Vince Jonathan Albon (GBR, 3:35’35”) davanti a Julien Rancon (FRA, 3:37’48”)e a Christian Mathys (SUI, 3:40’35”). 15° Luca Cagnati (3:49’33”), 18° Marco De Gasperi (3:50’30”), 24° Alessandro Rambaldini (3:52’58”), 36° Andreas Reiterer, (3:58’43”) 51° Davide Cheraz (4:03’40”). Dominio della Francia a squadre, davanti a Spagna e Gran Bretagna, con l’Italia in quarta posizione. Quarta anche l’Italia donne (Francia campione) con Silvia Rampazzo 6ª in 4:17’52”, 20ª Barbara Bani (4:34’12”), 44ª Emma Quaglia (4:52’36”), 53ª Sarah Palfrader (4:58’50”) e 125ª Lidia Mongelli (5:42’40”). Ancora Francia e Spagna in vetta alle classifiche per team, bronzo alla Romania.

16 giugno, domenica: Campionati italiani individuali e di società master di corsa in montagna a Pompegnino di Vobarno (BS). Entrambi gli scudetti all’Atletica Paratico. Ecco i campioni italiani: Fabio Ruga (35) e Stefania Cotti Cottini (35); Gianluca Borghesi (40) e Nadia Franzini (40); Danilo Bosio (45) e Ana Nanu (45); Stefano Politi (50) e Nives Carobbio (50); Franco Torresani (55) e Anna Maria Saottini Bresciani (55); Fulvio Corradini (60) e Giovanna Cavalli (60); Aurelio Mazzoni (65) e Silvia Bolognesi (65); Livio Donadoni (70) e Gianna Vaccari (70); Aldo Brugnara (75); Giacomo Moleri (80).

20 giugno, giovedì: niente Mondiali per Catherine Bertone. Il consiglio federale Fidal viene informato dal direttore tecnico Antonio La Torre della rinuncia della maratoneta “per l’impossibilità di poter usufruire di adeguati spazi temporali di preparazione”. La Bertone, medico pediatra, è impegnata con l’attività professionale all’ospedale di Aosta per tutta l’estate, fatto che le impedirà di preparare al meglio la maratona mondiale.

23 giugno, domenica: Campionati italiani Allievi di Agropoli illuminati dalla stella nascente di Larissa Iapichino. La figlia dell’astista Gianni e di Fiona May salta in lungo 6,44 (vento +0,2), miglior prestazione italiana sia under 18 sia under 20. Nel mezzofondo il taccuino riporta: la rimonda da infarto di Maddalena Pizzamano e l’assolo di Giovanni Silli nei 2.000 siepi, la doppietta 800-1.500 m di Livia Caldarini e di Nicolò Galimi. 

24 giugno, lunedì: nel podismo fa scalpore e suscita incredulità la squalifica di due anni inflitta dalla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ad Alessio Guidi, fondatore e leader del gruppo podistico bolognese “Passo Capponi”, cui viene contestata la responsabilità nell’organizzazione, a Bologna, senza autorizzazione (primo novembre 2018) di una maratona in forma di allenamento collettivo, cui ha preso parte anche Roberto Barbi, squalificato per doping.

28 giugno, venerdì: tempo di Lavaredo ultratrail. Vincono lo statunitense Tim Toffelson (12_18’47”) e la svizzera Kathrin Götz (14:59’52”). Terza Francesca Pretto (15:34’28”) 

28 giugno, venerdì: muore a Bologna Vito Melito, icona dell’ultramaratona con le sue quattro vittorie alla 100 km del Passatore e il titolo mondale 1981 sulla stessa distanza. Era nato ad Ariano Irpino (AV), 74 anni fa. 

30 giugno, domenica: Davide Re porta il record italiano dei 400 m al di sotto dei 45”. A La Chaux de Fonds (SUI), l’imperiese copre il giro di pista in 44”77.