2019, un anno di corsa da ricordare: quinta parte

2019, un anno di corsa da ricordare: quinta parte

29 Dicembre, 2019
Cosa resterà del 2019? I fatti e le persone del mondo del running. Ecco i nostri ricordi di settembre e ottobre

2 settembre, lunedì: si scrive la parola fine sul bando per l’organizzazione della maratona di Roma indetto dal Comune della Capitale. Se l’aggiudica in via definitiva il gruppo formato da: RTI Infront Italy S.p.A (Mandataria), Italia Marathon Club SSDrl (Mandante), Atielle Roma s.r.l. (Mandante) e Corriere dello Sport s.r.l. (Mandante), ovvero il gruppo che aveva proposto l’offerta “ritenuta economicamente più vantaggiosa”. La concessione riguarderà le edizioni 2020, 2021, 2022 e 2023 e l’eventuale biennio successivo al raggiungimento degli obiettivi minimi.

6 settembre, venerdì: New York assiste e partecipa alla prima edizione americana della Run 5:30, la corsa all’alba inventata da Sergio Bezzanti e Sabrina Severi. Con il console italiano Francesco Genuardi a dare il via, si radunano in 250 al Pier 25 Hudson River Park. 

8 settembre, domenica: nei Campionati italiani dei 10 km di corsa su strada, a Canelli (AT), titoli assoluti a Fatna Maraoui e Lorenzo Dini. La gara ha preso il via in ritardo, con una seconda partenza, dopo essere stata interrotta al terzo chilometro nel primo avvio per motivi di sicurezza, in seguito alla caduta tra gli altri di Pietro Riva (Fiamme Oro) che ha riportato una contusione al gluteo. Promesse: vincono Nicole Reina Pasquale Selvarolo. Juniores: titoli per Angela Mattevi e Ayoub Idam. Allievi: Massimiliano Berti e Aurora Bado.

14 settembre, sabato: Livigno ha la sua pista di atletica, inaugurata al centro Aquagranda Active You. Posto a quota 1.800 m sul livello del mare, l’impianto era stato aperto il 29 luglio.

15 settembre, domenica: arriva dalla Danimarca la notizia del record del mondo di mezza maratona. A Copenaghen, il keniano Geoffrey Kanworor, già designato come “erede di Eliud Kipchoge”, corre i 21,097 km in 58’01”. 

15 settembre, domenica: finisce con il bottino record di 127 ori per l’Italia la 21ª, casalinga edizione dei Campionati Europei Master Stadia, ospitata nei tre impianti veneti di Jesolo, Caorle ed Eraclea. Record assoluto di partecipanti con 4.496 concorrenti e un totale di 12.293 atleti-gara. 

15 settembre, domenica: va in archivio la decima edizione del Tor des Geants con i suoi leggendari 330 km e 24.000 di dislivello. Vincono Oliviero Bosatelli (72:37’13”) e Silvia Ainhoa Trigueras Garrote (85:23’15”, record femminile). 

22 settembre, domenica: ad Arco (TN) va in scena una seconda e ultima prova dei campionati italiani di corsa in montagna con sapore di trials per i mondiali argentini di fine mese. Sommate le due prove, Cesare Maestri ed Elisa Desco conquistano il tricolore assoluto. Nelle categorie giovanili si impongono Andrea Rostan e Alessia Scaini mentre negli juniores prevalgono Alain Cavagna ed Elisa Pastorelli.

Venerdì 27 settembre-domenica 6 ottobre, Doha (QAT), Mondiali di atletica.

Temperature elevate e scarso pubblico per la 17ª edizione. Conferme di Londra 2017: la capacità di vincere quando conta di Muktar Edris (5.000 m) e dei rientranti da infortunio Conselsus Kipruto (3.000 m siepi) e Mutaz Essa Barshim (alto). La mostruosa doppietta 1.500-10.000 m di Sifan Hassan. Eleonora Anna Giorgi, bronzo nella 50 km di marcia con il primato europeo. La notte di caldo terribile della maratona femminile con i ritiri (con polemiche) delle azzurre Sara Dossena e Giovanna Epis.

Ecco i campioni iridati dell’area tecnica “distance running”: 

• 800 m Donavan Brazier (USA) e Halimah Nakaayi (UGA); 

• 1.500 m Timothy Cheruiyot (KEN) e Sifan Hassan (NED);

• 5.000 m Muktar Edris (ETH) e Hellen Obiri (KEN);

• 10.000 m Joshua Cheptegei (UGA) e Sifan Hassan (NED);

• 3.000 m siepi Conseslus Kipruto (KEN) e Beatrice Chepkoech (KEN);

• Maratona Lelisa Desisa (ETH) e Ruth Chepngetich (KEN);

29 settembre, domenica: A Berlino Kenesisa Bekele sfiora l’impresa. Il fuoriclasse etiope (ancora primatista mondiale di 5.000 e 10.000 m ) vince la 42,195 km tedesca in 2:01’41”, a due soli secondi dal primato di Kipchoge. Tredicesimo El Fathaoui (2:11’08”, p.b.), 22° La Rosa (2:13’48”).

29 settembre, domenica: nella mezza maratona di Pavia la genovese Silvia Bolognesi sigla la miglior prestazione mondiale W65 (1:31’50”) migliorando il già suo limite mondiale di 1:32’51”, stabilito agli Euromaster di Jesolo.

29 settembre, domenica: Mondiali Master di corsa in montagna. A Gagliano del Capo (LE), 51 medaglie italiane alla rassegna iridata age-group.

Primo ottobre: a Mondiali ancora in corso arriva la notizia della squalifica a 4 anni per doping di Alberto Salazar, coach dei più prestigiosi distance runner a stelle e strisce e non solo (Mo Farah, fino all’anno scorso). Il provvedimento emesso dalla Usada, agenzia antidoping statunitense, innesta un effetto domino di indagini e rivelazioni che porta alla chiusura del Nike Oregon Project, ideato e diretto dallo stesso Salazar, e addirittura alle dimissioni del CEO di Nike, Parker, che risulta da alcune intercettazioni essere a conoscenza delle pratiche dopanti utilizzate dal coach. Sul tema desta scalpore la confessione-shock dell’ex talento prodigio Mary Cain (riportata per esteso su Correre di dicembre).

6 ottobre, domenica: Yeman Crippa toglie a Salvatore Antibo il record italiano dei 10.000 m. Nella giornata conclusiva dei Mondiali di Doha corre i 25 giri di pista in 27’10”76 (Antibo: 27’16”50, Helsinki, 29 giugno 1989), classificandosi ottavo e primo degli europei. 

12 ottobre, sabato: per la prima volta un uomo corre la distanza della maratona in meno di due ore. A Vienna il keniano Eliud Kipchoge conclude i 42,195 km in 1:59’40”.  L’operazione denominata “Ineos1h59”non presenta i requisiti di omologazione da parte della Iaaf. Il record ufficiale rimane il 2:01’39” stabilito a Berlino il 16 settembre 2018 dallo stesso Kipchoge.

13 ottobre, domenica: il giorno dopo la performance di Kipchoge, a Chicago viene abbattuto il muro delle 2:15’ nella maratona femminile. La keniana Brigid Kosgei conclude la gara in 2:14’04” migliorando lo storico primato della britannica Paula Radcliffe, il 2:15’25” ottenuto a Londra il 13 aprile 2003.

13 ottobre, domenica: Campionato italiano master di mezza maratona a Trani (Tranincorsa). Vittorie di società per Atletica Paratico (BS) e Atletica 85 Faenza (RA). Questi i campioni italiani: Giovanni Auciello (35), 1:07’46”; Cecilia Flori (35), 1:21’35”;Domenico Ricatti (40), 1:08’41”; Stefania Scatigna (40), 1:22’39”; Joachim Nshimirimana (45), 1:09’28”; Catia Addonisio (45), 1:26’55”; Pasquale Iapicco (50) 1:14’14”; Gloria Ciccotelli (50), 1:32’33”;Gianni Mattacola (55), 1:16’45”; Angela Mazzoli (55), 1:35’42”; Claudio De Mori (60), 1:21’26”; Giovanna Cavalli (60), 1:32’15”; Michele Gallo (65), 1:23’07”; Silvia Bolognesi (65), 1:32’07”;
Luciano Faraguna (70), 1:35’59”; Venere Sarra (70), 2:04’00”; Fernando Gatti (75), 1:43’36”; Teresa Di Carlo (75), 2:52’18”; Andrea De Toma (80), 2:18’34”; Domenico Memoria (85), 2:37’21”; 

20 ottobre, domenica: Campionati italiani di mezza maratona a Palermo. Terzo titolo in carriera per Anna Incerti (1:14’09”) e primo per Nekagenet Crippa (1:05’15”). 

27 ottobre, domenica: vittorie africane alla 34ª Venicemarathon: Lencho Tesfaye Anbesa vince in 2:10’49”, Judith Korir chiude in 2:29’20”. Settimo e primo degli italiani Said Boudalia (2:26’56”), sesta e prima delle italiane Cecilia Flori (2:53’24”). Più di 5.300 gli arrivati.

27 ottobre, domenica: Francoforte restituisce alla maratona italiana il miglior Daniele Meucci, ottavo nella gara tedesca con il proprio secondo risultato di sempre, 2:10’52”. Vittorie dell’etiope Tefera (2:07’08”) e della keniana Aiyabei (2:19’10”, record della corsa). Personal best per Giovanni Grano, 16° in 2:16’02”.

26-27 ottobre, sabato- domenica: azzurre settime nel mondiale IAU di 24 ore di corsa, disputato ad Albi, in Francia, decima la squadra maschile. Il miglior risultato individuale è di Matteo Grassi (22°, 244,865 km), mentre la prima italiana è Sara Trevisan (28ª, 216,046 km). La nazionale maschile ha dovuto fare a meno della punta Enrico Maggiola, primatista italiano delle 12 ore di corsa, investito da un’auto circa un mese prima dell’appuntamento iridato.