I consigli di Orlando Pizzolato per accorciare senza controindicazioni le distanze di allenamento durante la preparazione di una gara di 10-15 km
“Più di una volta sono stato stimolato dai podisti a ricercare soluzioni che andassero a compensare situazioni soggettive particolari: per esempio cercare un’alternativa agli allenamenti di ripetute lunghe (su distanze superiori ai 1.000 m) che mal sopportavano”, racconta l’ex azzurro di maratona Orlando Pizzolato in apertura di articolo.
Seguire il “metodo Zatopek”
“Perché allora non seguire l’esempio di Zatopek, plurimedagliato olimpico, che aveva preparato le sue gare utilizzando il metodo dell’intervall training, focalizzandosi soprattutto sulla distanza dei 400 m?”
“Per fondare lo stimolo allenante su una distanza così breve, come appunto i 400 m, è necessario modulare i vari parametri che compongono una seduta intervallata, vale a dire la velocità di percorrenza, la durata della pausa e infine il numero di prove”, spiega Pizzolato.
“Le velocità di corsa da prendere a riferimento – prosegue l’allenatore – per agire su differenti ambiti fisiologici sono tre:
- ritmo gara dei 1.500 m,
- ritmo gara dei 5 km,
- ritmo gara dei 10 km”.
Due tabelle originali
Pizzolato passa poi ad analizzare i dati tecnici da tenere in considerazione e illustra una tabella d’allenamento all’insegna di allunghi, corsa lenta, corsa media, corto veloce, lungo lento e progressione di ritmo per il cui dettaglio vi consigliamo la lettura di Correre di dicembre.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Dica 400 (metri)”, di Orlando Pizzolato, pubblicato su Correre n. 446, dicembre 2021 (in edicola da inizio mese), alle pagine 24-25.