Su Correre di febbraio il punto di Orlando Pizzolato a proposito di una recente indagine sui fattori più rilevanti e nuovi nella preparazione di una maratona.
“Che tempo farò in maratona? All’eterno dilemma che accompagna la preparazione di ogni maratoneta ha provato a rispondere una recente indagine che ha coinvolto 600 partecipanti alla maratona di Hokkaido (Giappone), suddivisi in 4 gruppi omogenei. Di questi il 63% erano uomini e il 37% donne, con età media di 42 anni, un peso medio di 69 kg e una prestazione media di 3h48’.
Dopo aver elencato gli obiettivi e gli esiti della ricerca, l’autore dell’articolo si sofferma sull’evidenza più significativa: piuttosto che fare una seduta di 30 km e poi altre due di pochi chilometri, è preferibile aumentare il chilometraggio per effetto dell’incremento del numero delle uscite che non per la distanza del lunghissimo.”
Su Correre di febbraio Orlando Pizzolato analizza i risultati di questa ricerca spiegando che le raccomandazioni dei ricercatori sono orientate, in generale, ad agire sull’aumento del chilometraggio mensile, dapprima con l’incremento del numero delle sedute settimanali e solo successivamente con l’allungamento della distanza da percorrere nell’uscita del lunghissimo.
Pizzolato passa poi ad analizzare nel dettaglio il costo energetico relativo all’aumento di chilometraggio e le risultanze del test del lattato sui partecipanti allo studio, prima di anticipare, in chiusura d’articolo, il suo prossimo argomento di ricerca: gli effetti sui maratoneti della differenziazione del carico di allenamento in base al ritmo medio di corsa.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Meglio spesso che tanto”, di Orlando Pizzolato, pubblicato su Correre n. 460, febbraio 2023 (in edicola da inizio mese), alle pagine 26-28.