Niente minimi olimpici per gli azzurri, ma sul circuito senese la keniana Angela Tanui segna il miglior tempo mai corso su suolo italiano.
Pioggia, vento, mal tempo. Le condizioni meteo hanno condizionato i crono dell’attesissima prova di qualificazione a Tokyo 2020 che si è svolta sulla pista dell’aeroporto di Siena Ampugnano.
Nonostante le condizioni avverse, la Xiamen Marathon & Tuscany Camp Global Elite Race ha comunque regalato la miglior prestazione all comers femminile, ossia il miglior tempo mai realizzato su suolo italiano grazie al 2:20’08” della keniana Angela Tanui che cancella il 2:22’25” di Vivian Kiplagat (Milano 2019). Angela Tanui si era già messa in luce nel nostro paese nel 2018 quando vinse l’edizione della Maratona di Venezia caratterizzata dall’acqua alta.
Non ce la fa purtroppo Valeria Straneo a realizzare il minimo olimpico. L’azzurra, 45 anni, chiude in 2:30’33” (3’34” al km) tempo di un minuto più alto rispetto al minimo. Primato personale per Sara Brogiato 2:34’24”.
Valeria Straneo: “Ho dato veramente tutto e non ho rimpianti. Più di così non potevo fare, anche se ovviamente c’è un po’ di dispiacere. Ci ho sperato fino al 37° km, poi è mancato qualcosa nel finale senza però mollare. Il percorso era filante. Peccato per il meteo non ideale tra pioggia e umidità, ma ho cercato di rimanere coperta nei tratti più esposti al vento. La preparazione è stata difficile, in questo periodo particolare, e devo fare i conti con l’età. Ho lavorato al massimo con il mio allenatore Stefano Baldini e perciò sono comunque contenta. Mi diverto ancora a correre. Dopo un po’ di riposo penserò a qualche gara su distanza più breve”.
Nonostante un po’ di comprensibile delusione l’alessandrina non perde mai il buonumore e subito dopo scherza: “Le Olimpiadi sono per i giovani, ahimé ormai sono una boomer…“
La gara maschile
Sono solo 12 i secondi che separano Stefano La Rosa dal minimo olimpico: il Carabiniere taglia il traguardo in 2:11’42” nella gara dominata dal keniano Erick Kiptanui che chiude da vincitore in 2:05’47”. Sono ben nove gli atleti a scendere sotto le 2:07′, in 13 al di sotto delle 2:08’ e 20 sotto le 2h09’.
Kiptanui (secondo alla maratona di Dubai nel 2020 con il precedente record personale di 2:06’17”) ha corso il secondo miglior tempo di sempre su suolo italiano dopo il 2:04’46” di Titus Ekiru alla Maratona di Milano nel 2019.
Tra gli azzurri da segnalare il bell’esordio in maratona di Said Elotmani (2:13’23”) mentre il campione italiano Giovanni Grano termina in 2:13’23” e i primati personali di Giovanni Grano (2:13’23”), Daniele D’Onofrio (2:14’07”) e Francesco Puppi (2:16’08”) l’argento mondiale di corsa in montagna su distanze lunghe che ha deciso di preparare in modo specifico una maratona.
“Peccato – commenta deluso Stefano La Rosa – puntavo proprio al minimo per le Olimpiadi. E’ sfuggito di poco. Ho fatto la mia gara, passando in 1h05’15”, poi ho avuto un momento di crisi al penultimo degli otto giri, però mi sono ripreso e ho chiuso bene, cercando di rilanciare l’azione. Volevo raccogliere qualcosa in più, dopo mesi di duro lavoro sotto la guida di Ruggero Pertile. Di buono sono tornato a correre sui miei livelli, non lontano dal mio primato. Era un anno e mezzo che non correvo una maratona”.