Il ritorno di Yeman Crippa

Il ritorno di Yeman Crippa

12 Giugno, 2019
Foto Giancarlo Colombo

Sarà sfuggito ai più? Sarà passato sotto silenzio? Non lo so. Sta di fatto che quasi una settimana dopo il Golden Gala, se ne sono accorti, forse non in molti, di quanto ha fatto segnare Yeman Crippa a Roma nei 5000. Ricapitolando. Il ragazzo delle Valli Giudicarie (Trentino) in un’intervista apparsa sul quotidiano “Il Trentino” aveva dichiarato: “Trovassi il treno giusto, posso arrivare a 13’10” nei 5.000”. Conoscendo il suo carattere espansivo, gioviale e a volte un po’ guascone, alzi la mano chi non ha pensato in un’esagerazione. Forse anche chi scrive.

Occorreva sapere che Yeman, senza cresta e capelli biondi, aveva sputato l’anima per prepararsi in Arizona (Flagstaff), nel mese di maggio. Da quelle parti le possibilità di svago sono molte: la corsa lunga, la corsa lunga e via dicendo. Lui ci è andato con altri azzurri Osama Zoghlami e Yohanes Chiappinelli, guarda caso anche loro miglioratisi nei 3000s all’appuntamento della Diamond League della Capitale. La gara si preannunciava di quelle che passano alla storia o quasi. Keniani e etiopi a più non posso, ritmi proibitivi, ne volete un esempio? 2’32”90 al primo mille. Yeman pareva un pulcino bagnato in mezzo a quelle antilopi, viaggiava abbastanza dietro. Nel primo gruppo al comando gli africani avevano come obiettivo scendere sotto i 13? Sembrava volassero, i piedi quasi sfioravano la pista, tanto era la leggerezza mostrata. Yeman nel secondo gruppo. Volete leggere il passaggio al secondo, terzo e quarto mille ? eccoli: 5’08”57/ 7’45”50/10’25”27, davanti a condurre la danza di guerra Salomon Barega, al quarto chilometro Habadi Hadis, e Yeman?

Tranquilli lui non poteva reggere quei ritmi, e soffrendo maledettamente, negli ultimi 2 giri, riservava stille di energie per la sua proverbiale volata. Alla fine era nono in 13’09”52. Missione compiuta. Si è messo dietro nella classifica di tutti i tempi italiana un tale Alberto Cova, davanti ha solo Frank Panetta e Totò Antibo. La sensazione è che prima, o poi li possa superare. La stagione è lunga, è un mantra che si continua a ripetere. Tutti gli scongiuri sono ammessi. Chi scrive tifa spudoratamente per lui!